O post é auto explicativo, com um email do ZM começamos mais uma viagem musical e o lobo aqui se aventura a algumas linhas.
O "cara" está de volta, e com ele não tem como deixar de lado o VdGG seu alter ego; e que embalou muitas idas e vindas com bolachas em baixo do braço afim de compartilhar com amigos as novidades daquela linha melódica, lúdica e até sombria.
Mas de uma qualidade assombrosa que colocou de quatro muitos detratores e coloca até hoje; "Refugees" é pra mim uma das músicas mais lindas e harmônicas que já ouvi e sua letra uma das mais inteligentes, porque o grande problema do brazuca é não entender piciroca do que se fala e tentar imitar o que se canta e depois ainda sair dando opinião por aí.
Confesso-me um conhecedor bem frágil de línguas mas o que não sei procuro quem saiba pra conhecer e aí sim opinar ou discutir sobre; e tenho sim um pouco mais de facilidade com o italiano (o qual não domino mesmo, engano melhor isso sim,rs) e creiam se quiser, a resenha que trouxe deste som só achei com qualidade justamente nessa língua; ou seja nem os ingleses e os norte americanos que estão fazendo o lançamento do disco se preocuparam com o mais importante.
Bem, mais uma vez esta tresloucada alcatéia tem a honra de oferecer a vc seguidor contumaz, visitante esporádico ou inimigo declarado outra das raridades que só nós lobos conseguimos (claro que as custas dos euros do nosso querido ZM mas enfim...) pra seu deleite, espero aproveitem como eu.Dead,
Boas novas musicais:
- ontem chegou pra mim aqui em casa, direto da Inglaterra, o novo PETER HAMMILL.
O nome deste CD duplo e ao vivo é "PNO GTR VOX - Live Performances".
Nome sugestivo, pois o CD-1 é apenas ele com Piano.
E no CD-2, ele acompanhado apenas de seu violão.
Ficou muito bom (porém sou suspeito pois tenho todos os CDs do VdGG e quase todos os solos do PH (uns 40 CDs, eu acho).
Acho que já contei pra vc, mas no fim dos anos 80, antes de haver internet, eu cheguei a trocar correspondência com ele...
Hoje, sigo o PH no Twitter, e sempre visito seu site atrás de novidades.
Principalmente depois da doença dele.
Algum tempo atrás ele postou no seu twitter que estava lançando este álbum, e comprei direto dele (ou seja, da gravadora dele, a FIE RECORDS).
No resto do mundo só sai em dezembro.
Olhei no AVAX e nem lá tem.
Estou subindo ele pra você postar no SM.
Já vai preparando o texto do post pois certamente o SM será um dos primeiros blogs do mundo a oferecer esta preciosidade aos fãs...!
Abraços,
-- zm
Peter Hammill - Pno Gtr Vox - Live Performances (double cd)
While continuing to play his part with noisemakers supreme Van der Graaf Generator, Peter Hammill has found himself increasingly drawn towards genuine stripped-down solo performance when playing under his own name.
This double CD, taken from concerts in Japan and the UK in 2010 is Peter's first solo live recording since 1999 and shows him at the peak of his powers, pushing and stretching both himself and the material into and out of shape.
One CD is of Piano songs, the other guitar ones, with material being taken from all stages of Peter's illustrious career."Fa uno strano effetto ascoltare un disco di Hammill che si apre con degli applausi, non era mai accaduto prima d'ora e il timore che con loro fosse subentrata una certa autoindulgenza era arrivato come un segnale; l'ascolto ha immediatamente fugato ogni preoccupazione.
La sorpresa maggiore, però, diventa presto un'altra: l'intensità drammatica, profondamente espressionista e la lucidità vocale con la quale l'autore scorre uno dietro l'altro classici del suo interminabile repertorio, in questo album monumentale registrato dal vivo nel 2010 tra il Giappone e la Gran Bretagna.
E' subito da chiarire come i due dischetti si differenzino notevolmente l'uno dall'altro in quanto a precisione esecutiva. Quello alla chitarra è attualmente il testamento dell'autore allo strumento, per quanto tutto sia possibile dire di Hammill, tranne che si tratti di un virtuoso della 6 corde. L'altro è significativamente inferiore alla prova precedente di "Typical" e del semi-official bootleg "Tides", sullo stesso livello di "Veracious", con Stuart Gordon.Pur con i consueti acciacchi strumentali dunque, aumentati con gli anni, principalmente al torturatissimo pianoforte, al quale Hammill ha sempre tentato un approccio "creativo" e legato all'improvvisazione tout court e con più di qualche imperfezione vocale prima mai apparsa su disco anche live (se non su "Vital" dei Van Der Graaf Generator), la foga con cui i brani vengono "attraversati sotto pelle" si rivela ancora una volta capace di coinvolgere e a tratti realmente commuovere.
Semplicemente straordinarie "Time Heals", "Friday Afternoon", "Central Hotel", ma soprattutto "Driven", "Gone Ahead", "Shingle Song", "Amnesiac" e "Stumbled", di cui ci vengono consegnate versioni che si potrebbe facilmente definire "definitive".
Belle "Faculty X" e "Happy Hour", tutto sommato inutili "Shell", "Nothing Comes", "Vision", "Ship Of Fools".
E' piacevole notare come, dove la voce non è più in grado di fare gli autentici miracoli di pochi anni fa, sia subentrata una violenza interpretativa livida di una rabbia mai sentita, come nella sempre emozionante "Traintime" o nel finale di "Stranger Still" (anche se i segni del tempo su questa si fanno sentire eccome).Ci si poteva tutto sommato aspettare un'interpretazione più pulita al piano di uno dei classici per eccellenza dell'autore negli ultimi anni, "The Mercy", che comunque si distingue per furore interpretativo.
Intense "Don't Tell Me" e "Undone"; superlativa come sempre e forse di più "Modern", con il suo finale mozzafiato.
Come sempre brani non particolarmente significativi nelle incisioni in studio acquistano nelle versioni live una forza comunicativa ben altra, come nel caso di "Comfortable" e "I Will Find You", che vocalmente ci riportano indietro di qualche anno, facendoci ascoltare un autore che ha saputo sempre modellare la sua voce a piacimento, come creta, nelle interpretazioni dal vivo, dagli abissi più profondi ad acuti estremi e carichi di isteria autentica, facendo di ogni live un'occasione diversa e molto, molto speciale.
Non è un caso che la quantità di bootleg di Hammill in circolazione abbia ben pochi eguali e che ognuno racconti una storia a sé.Due dischi pieni, dei quali, come già era accaduto per "Typical" e lo sperimentalissimo "Roomtemperature Live" sarebbe bastato uno e basta, ma "perfetto", si sa, è una parola che non fa parte del vocabolario di Mr. Hammill.
Che dire?
Se non più uno dei più grandi virtuosi dello strumento voce, senza dubbio uno dei più grandi interpreti viventi e una voce ancora capace di emozionare e sorprendere per duttilità, potenza e timbro.
Questo è Peter Hammill, senza alcun compromesso, neanche con se stesso: intenso, eclettico, vitale e fragilissimo, uno che ha costruito sull'ostentazione della propria intimità una carriera senza eguali.
Un disco che ogni fan e chiunque voglia capire cosa sia la differenza tra un semplice cantante e un interprete vero deve avere.
Per chi invece di Hammill non ha mai sentito parlare, meglio rivolgersi prima ai due live citati poco sopra, allo splendido "The Margin" e alle Peel Sessions, per poi passare comunque a questo ascolto, che rimane caldamente consigliato".
di Claudio Milano
(15/10/2011)CD 1 "What if I forgot my guitar?"
1. Easy to slip away
2. Time Heals
3. Don't tell me
4. Shell
5. Faculty x
6. Nothing Comes
7. Gone ahead
8. Friday afternoon
9. Traintime
10. Undone
11. The Mercy
12. Stranger Still
13. Vision
CD 2 "What if there were no piano?"
1. Comfortable?
2. I will find you
3. Driven
4. The Comet, the Course, the Tail
5. Shingle Song
6. Amnesiac
7. What's it worth?
8. Ship of fools
9. Slender threads
10. Happy hour
11. Stumbled
12. Central hotel
13. Modern
14. Ophelia
Obs:repostei prq to com problemas pessoais, mas tb prq é soberbo e vale a pena.
Enjoy!!!!!!!!!!!!! (link ZM)
8 de mar. de 2012
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Passei só pra deixar um abraço!
ResponderExcluirPois receba um grande e fraterno abraço irmãozinho,enjoy!!!!!!
ResponderExcluiropa, olha o PH aqui de novo.
ResponderExcluirsensacional!
Obrigado e grande abraço!
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