Obs: Como este post é um dos mais acessados na alcatéia e os links estavam caídos subi novamente e espero que os que apreciam aproveitem prq os originais vieram do ZM e foi feito como acho que deve, com todos os detalhes que se precisa pra entender prq eles são o que são e chegaram onde chegaram, apreciem sem moderação e rápido.
Se tem um animal mais chato do que o lobo eu tô pra descobrir, prq enquanto um lobo não consegue fazer exatamente o que quer pode até morrer no meio da empreita mas que vai tentar isso vai e não adianta impedir.
Desde que frequento o mundo musical, como muitos aprendi um pouco sobre cada coisa o que não significa nada no universo musical, mas alguns posts atrás dizia que muitos blogs simplesmente postam por postar até pela sonoridade do nome da banda ou do artista e não pelo conteúdo que possam apresentar ou tenham construído afinal nem conhecem nada sobre.
O "Banco" é um desses exemplos que vejo espalhado pela net como praga mas com quase ou nenhuma informação do prq são importantes na Itália, na Europa e no mundo; sim eles são importantes para o mundo e não só por suas músicas ou apresentações, mas criaram estilos que muitas bandas do eixo eua/europa/brasil seguem até hoje, só que falta muita informação e isso só um dicionário de música poderia ensinar e não um mero blog e uma destrambelhada alcatéia que nem sabe se amanhã estará aberta.Como não desisto nunca, o ZM em uma de suas voltas pelo mundo trouxe este belo trabalho que pode resumir tudo isso que digo e repito; e talvez ilustrar um pouco mais o valor da música italiana saindo do eixo PFM, Le Orme e etc que amo de paixão mas que beberam em fontes como esta e cresceram juntos, tocaram e tocam até hoje juntos.
Graças ao ZM posso encher o saco dos puristas que sempre acham saber de tudo e torcem os narizes pra qqr coisa que os contradiga e apresentar pra aqueles que querem ouvir, conhecer e entender uma obra na íntegra um trabalho com dois discos e ainda trouxe do blog oficial de seu fã clube todas as informações possíveis e só não trouxe mais senão seria mais fácil colar o blog aqui,rs
Atenção desavisados, segue abaixo a história de uma das maiores bandas de música do mundo, um pouco de sua vida e junto de brinde e gratuito (graças ao ZM) um duplo pra viajar enquanto vc perde um pouco de tempo ao ler em italiano essa jóia que se chama "BMS".
Agora sim me dou por satisfeito e posso continuar a ver a variedade de posts deles por aí prq quem quiser pode saber o "porque" deles existirem.Gli anni ’70 si sono caratterizzati per la nascita del movimento progressive che, partendo dalla terra di Albione Inghilterra, si è diffuso e sviluppato in tutta Europa assumendo connotati specifici nei vari paesi ma con un unico “humus”: la voglia di cambiare gli schemi e le regole, di arricchire l’intrattenimento con l’espressione di valori, di creare insospettabili agganci tra le varie arti. Tutto è nato dalla musica, arte storicamente considerata minore, ma con quell’unica caratteristica di immediatezza nella fruizione che la rende tanto speciale.
Erano gli anni in cui si ricercavano nuovi suoni mescolando musica classica e musica pop, in cui si approfondivano e rendevano poetici e sognanti, favolistici, metaforici i testi, in cui si usava il tratto, pittorico, fumettistico ... per “visualizzare” le note, per sommare idee alle idee, gli stimoli agli stimoli ... in un coinvolgente mix di graphic art, musica, pittura, poesia...
Erano gli anni dei “concept album”, delle “opere manifesto”, che analizzavano e approfondivano i problemi, che cercavano di dare spiegazioni, che prendevano posizione ...
Erano gli anni del “continuo divenire”, del non fermarsi mai a riflettere, della ricerca dell’individuo più che della massa, quando nomi come Genesis, Pink Floyd, Jethro Tull, King Crimson .. facevano sognare ad occhi aperti e facevano sentire parte di un tutt’uno.Erano gli anni del PROGRESSIVE.
Seppur in ritardo rispetto al resto d'Europa il movimento progressive arrivò anche in Italia. Nacquero numerose band più o meno legate dalla stessa voglia di cambiare; in alcuni casi solo per puro esercizio stilistico, in altri per raggiungere effettivamente una nuova espressività. Queste band furono a tutti gli effetti le “teste di ponte” che avvicinarono l’Italia al resto d’Europa. Tra queste una delle più attive e coerenti fu il Banco del Mutuo soccorso che è riuscita negli anni a creare uno stile espressivo e comunicativo che ancora oggi porta sui palchi di tutto il mondo.
Gli esordiTutto ha inizio nel 1968 quando Vittorio Nocenzi, già affermato tastierista, assieme al fratello Gianni al pianoforte, Franco Coletta alla chitarra, Fabrizio Falco al basso e Mario Achilli alla batteria si sono uniti per un’audizione presso la RCA per presentare alcune sue composizioni. L'audizione ebbe esito positivo. Ma i veri primi passi il Bnco li muove nel 1970 a Marino (Roma), città natale di Vittorio e di suo fratello Gianni, dove il gruppo ha la sua sala prove (la mitica “Stalla”). Le prime registrazioni del Banco del Mutuo Soccorso furono tre brani inclusi in 'Sound 70', una compilation (pubblicata solo su nastro) che presentava nuove formazioni e che permise alla band di incidere Vedo il telefono, La mia libertà e Padre Francesco. Della prima “embrionale” formazione accanto a Vittorio, Gianni Nocenzi e Fabrizio Falco, troviamo ora Claudio Falco alla chitarra e Franco Pontecorvi alla batteria. E con questa line-up furono registrati altri brani che rimasero a lungo inediti. Questi stessi brani sono stati pubblicati in Donna Plautilla nel 1989.
La reale svolta avvenne nel 1971 quando al II° Festival Pop di Caracalla a Roma, i fratelli Nocenzi incontrarono il chitarrista dei Fiori di campo Marcello Todaro, Francesco Di Giacomo (voce), Renato D'Angelo (basso) e Pierluigi Calderoni (batteria della band Esperienze) decidendo di unire le forze.
Si passa così dalle canzoni del primo periodo, fortemente influenzate dal beat, a composizioni lunghe e complesse, che riflettono il grande amore per la musica classica dei fratelli Nocenzi. E' per merito della bravura ed innovatività della band, oltre che di Sandro Colombini e Franco Mamone, che il gruppo viene messo sotto contratto dalla Ricordi Dischi che pubblica i primi tre album destinati a passare alla storia del nascente pop italiano, e che verranno apprezzati, non poco, anche all'estero.Il successo
Agli inizi del 1972 la band pubblica per la Ricordi il primo disco, omonimo, "Banco del Mutuo Soccorso", destinato a diventare una pietra miliare nella nascente scena italiana del rock. L'album contiene brani di grande impatto e notevole lirismo dove i testi di Francesco Di Giacomo si sposano alla perfezione con le composizioni di Vittorio Nocenzi.
In particolare "R.I.P. (Requisecant In Pace)", "Il Giardino del Mago" e "Metamorfosi" sono brani di struggente bellezza che rimarranno impressi nella mente degli appassionati per la loro grande poesia, per la loro alternanza di umori, di sfumature, di momenti di pieno strumentale a cui fanno seguito frasi appena sussurrate.
E' un'opera prima incredibilmente matura, che la dice lunga su quello che sarà il percorso artistico futuro della formazione. Di grande impatto è anche l'artwork, con una copertina a forma di salvadanaio, ed una fessura (quella utilizzata per introdurre il denaro) da cui può essere estratta una striscia di cartoncino su cui sono stampate le foto dei componenti del gruppo. Una vera rarita' per i collezionisti.
A pochi mesi di distanza dal disco d'esordio il Banco è di nuovo al lavoro per realizzare "Darwin !" (1972), un'opera concept (prima in Italia) basata sul un tema dell'evoluzione dell'uomo teorizzata da Charles Darwin.
La nuova avventura del gruppo reca con sé altre composizioni che lasceranno il segno. "La danza dei grandi rettili", "La conquista della posizione eretta" e "750000 anni fa... l'amore?" sono affreschi dalle mille sfumature in cui la band esprime in modo efficace il caos primordiale e l'apparizione dell'uomo, un essere dotato di coscienza e di sentimenti con un suo bisogno d'amore, ancora molto animale nell'aspetto ma già avviato a diventare l'essere più evoluto del pianeta.L'anno successivo vede il primo avvicendamento nelle file del Banco, il chitarrista Marcello Todaro viene sostituito da Rodolfo Maltese (proveniente dagli Homo Sapiens), che partecipa alle sessioni di registrazione del terzo album della band, "Io sono nato libero" (1973), ma viene accreditato solo come ospite. In realtà fa già parte del gruppo e ne diventerà, di lì a poco, una colonna portante.
Ancora una volta la band propone brani di altissimo livello, in cui la poesia e l'impegno dei testi scritti da Di Giacomo trovano il loro degno completamento nelle notevoli composizioni di Vittorio e Gianni Nocenzi (che firma la pregevole " città sottile"). Il nuovo lavoro contiene solo cinque brani, di cui due ("Non mi rompete" e "Traccia II") destinati ad entrare nella storia della formazione. Non sono certo da meno i rimanenti brani "Canto nomade per un prigioniero politico", il già citato brano di Gianni Nocenzi e "Dopo... niente è più lo stesso".
Il quarto album della band, "Come in un'ultima cena" (1976) è l'ennesima dimostrazione del talento della formazione. Spiccano "Il Ragno", brano in scaletta da più di vent'anni, "E' così buono Giovanni, ma...", "Si dice che i delfini parlino", "Fino alla mia porta" ... tutti brani di notevole bellezza, che non temono confronti a livello internazionale e che daranno grosse soddisfazioni al Banco nel corso del successivo tour europeo, condotto come gruppo spalla ai Gentle Giant.
Dell'album viene realizzata anche una versione in lingua inglese ("As in a Last Supper") con testi tradotti da Angelo Branduardi.L'estero
(1974-1976)
Dopo i primi tre album il Banco lascia il contratto con la Ricordi, ma è ormai una realtà e non solo a livello nazionale. Si parla di un interessamento da parte della Warner Bros ed alla fine il gruppo viene messo sotto contratto da Greg Lake e Keith Emerson per la Manticore Ltd, etichetta che ha già in scuderia la P.F.M. e che è disposta ad investire sui promettenti gruppi italiani.
Da questa esperienza nascono i primi album presentati all'estero, primo fra tutti "Banco" (1975) che contiene rielaborazioni di brani già editi ma in lingua inglese (con testi di Marva Jan Marrow). Tra questi "R.I.P." ("Outside"), "Non mi rompete"("Leave Me Alone"), "Dopo... niente è più lo stesso" ("Nothing's the Same") e "Metamorfosi" ("Metamorphosis") oltre alla strumentale "Traccia II" e alle inedite "Chorale (from Traccia's Theme)" e "L'albero del pane("The Bread Tree)".
Questo album, che a tutti glli effetti si può considerare il quarto lavoro del BMS, viene presentato al Teatro Malibran di Venezia, con Keith Emerson presente, e viene accolto con entusiasmo dalla stampa italiana internazionale.
Solo un anno dopo anche "Come in un'ultima cena" (1976) viene realizzato in versione in lingua inglese con il titolo "As in a Last Supper", con testi tradotti da Angelo Branduardi.
Il primo film
Il 1976, oltre che per l'uscita di "Come in un'ultima cena", è caratterizzato dalla realizzazione della colonna sonora del film tratto da un romanzo di Elio Vittorini, per la regia di Luigi Faccini.
"Garofano Rosso", primo album solo strumentale di cui Francesco Di Giacomo ha curato le ricerche storiografiche, è il primo passo della band verso nuovi orizzonti e nuove sperimentazioni che ne hanno fatto una delle identità culturali italiane più prolifiche, continue ed importanti.Nel 1978 esce forse il lavoro più complesso del Banco.
L'album viene intitolato "...di terra" e si presenta come un LP completamente strumentale in cui la band, accompagnata dall'Orchestra dell'Unione Musicisti di Roma, si avvicina molto alla grande tradizione classica e ad umori legati al jazz.
E' forse uno dei punti più alti toccati dalla formazione. Per l'occasione viene lasciato da parte Francesco Di Giacomo che è comunque l'autore dei versi che presi singolarmente formano i titoli delle sette composizioni presenti.
Nel cielo e nelle altre cose mute ....
... Terramadre
... Non senza dolore
... Io vivo né più di un albero non meno di una stella
... Nei suoni e nei silenzi
... di terra
La poesia della musica etnica
Il mitico decennio degli anni 70 si chiude con la pubblicazione di "Canto di primavera" (1979), lavoro che contiene otto fresche composizioni intrise di gioia pastorale.
L'album si apre con la strumentale ciclo che richiama il susseguirsi delle stagioni e che splendidamente introduce "Canto di Primavera", vero e proprio inno alla gioia pieno di suoni ed odori.
Da ricordare sono anche l'altra strumentale "Circobanda" che chiude l'album, e le intense "E mi viene da pensare", ancora oggi riproposta in versione acustica, e "Lungo il margine".
Per finire non si può non sottolineare "Sono io la bestia", classico brano del Banco fatto di contrappunti strumentali e vocali con un testo al di sopra della media.Il gran rifiuto
1986-1989
La fine del decennio si consuma con quattro anni di silenzio interrotti solo dalla pubblicazione di "Non mettere le dita nel naso", attribuito al solo Francesco Di Giacomo, ma prodotto da Vittorio Nocenzi e suonato da quello che è il Line-Up del Banco in quel momento: accanto a Nocenzi e Di Giacomo troviamo gli inossidabili Rodolfo Maltese e Pierluigi Calderoni, Cinzia Nocenzi (sorella di Vittorio) alle tastiere, Tiziano Ricci al basso e Pietro Letti al sax.
L'album di Francesco con il Banco contiene la bellissima "Qualcosa che rimane", come pure "Ti taglio i viveri" e "Non ci siamo" in cui trapela un certo amore per il Soul e per il Rhythm'n'Blues da parte del cantante.
Da segnalare la cover di "Hey Joe" di Jimi Hendrix realizzata in coppia con Sam Moore e pubblicata inizialmente su singolo, per poi essere inserita nella ristampa in CD di "Non mettere le dita nel naso".La riconferma
All'inizio degli anni '90 il gruppo si riappropria dell'antica sigla Banco del Mutuo Soccorso, ma non è l'unica novità.
In concerto vengono ripresi i brani del primissimo periodo e si torna ad eseguirli con gli arrangiamenti originali. E' un grande momento per i sostenitori di vecchia data della band, di lì a poco viene infatti pubblicato un cofanetto a forma di salvadanaio intitolato "Da qui messere si domina la valle" (1991) che contiene nuove incisioni dei brani dei primi due album.
Un ritorno all'antico che genera nuovo entusiasmo nella band, come nei suoi fan e che dimostra quanto ancora siano attuali brani come quelli contenuti in "Banco del Mutuo Soccorso" e "Darwin".
Non c'era modo migliore per aprire gli anni '90.La nuova vena
Alla fine del 1994 esce un nuovo lavoro del Banco, il primo in quasi dieci anni ad essere pubblicato a nome del gruppo. "Il 13" (1994) è un album che si mantiene in equilibrio tra passato e presente, in cui è presente un chiaro riferimento alla tradizione del gruppo come pure all'esigenza di una maggiore comunicativa.
E' impossibile comunque non provare un brivido lungo la schiena all'ascolto di "Bisbigli", brano per solo piano quasi sussurrato da Vittorio Nocenzi, o nella trascinante "Emiliano". Altri momenti splendidi dell'album sono "Guardami le spalle", "Bambino", "Rimani fuori" e "Tirami una rete".
Gli anni '90 sono anche stati caratterizzati da un ritorno massiccio alle performance live del gruppo che hanno toccato non solo l'Italia ma anche il Giappone, il Messico, l'Argentina ...
In questi anni nasce anche l'esperimento "Acustico", la voglia cioè di presentare i brani storici, e non solo, nella loro veste più vera,più comunicativa, ricercando le sensazioni provate nel momento di comporli. A questo esperimento partecipano i tre membri storici del Banco Vittorio Nocenzi, Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese più il giovane Filippo Marcheggiani in qualità di secondo chitarrista.Il pubblico sembra gradire l'alternanza tra versioni acustiche ed "elettriche" tanto che da uno dei concerti di maggior successo in Giappone (On Air West, il 25 e 26 Maggio 1997) viene tratto un nuovo album, intitolato "Nudo" (1997).
L'album, un doppio CD che per volere della band viene commercializzato al prezzo di un singolo, consiste di un estratto di quel mitico concerto dove la potenza sonora ed espressiva della band risaltano in modo inequivocabile, e della registrazione in studio dei brani 'Unplugged' in versione acustica.
E "dulcis in fundo", viene inciso un brano nuovo di zecca, Nudo, che ripresenta la freschezza compositiva sia musicale che lirica dei tempi migliori. Il brano, di lunga durata in tre movimenti, rappresenta la nuova vena che accompagnerà la band nel nuovo millennio.Il presente
Sembra ieri ma sono già trascorsi 25 anni da quando Nocenzi & Co hanno iniziato ad introdurre piccole monete in un salvadanaio... quello stesso salvadanaio che oggi, a distanza di anni, riesce ancora a rivelarci tesori di valore inestimabile.
L'avventura continua ...Line-up / Musicians
- Francesco Di Giacomo / vocals
- Marcello Todaro / guitar
- Gianni Nocenzi / keyboards
- Vittorio Nocenzi / keyboards
- Renato D'Angelo / bass
- Pierluigi Calderoni / drums
Disc 01
Disc 02
Enjoy!!!!!!!!!!!!!!
11 de nov. de 2012
10 de nov. de 2012
Haken "Aquarius"
Grande Dead
Tudo certo?
Veja se encontra algo desta banda : http://www.youtube.com/watch?v=mKwX7WqzV3k
Achei com muito potencial, quero sua opinião.
ABS
Claudio Natal
Já disse ou meus amigos me amam ou tem raiva de mim, Cláudio num tenho culpa de nosso time tá nessa draga desgraçada, num judia de mim,rs
Mas qdo chega algo assim já sei, vai ser difícil achar, nem todos vão gostar e quem sabe até eu odeie, mas e a curiosidade que matou o lobo?
Claro que era madrugada qdo achei o que queria, um link que prestasse, prq os links da net tão caindo num velocidade e o que está sendo o u ficando postado são de péssima qualidade.
Por isso dá trabalho, qqr buscador me dá um link mas e a qualidade?
O Le Orme com o BMS é um bootleg mesmo, mas tamo providenciando os cds e os dvds, aí o pau come na caverna, mas achar mais do Prog Exibition é uma mágica, ache quem quiser ou tente e me diga se to mentindo.
Mas tá aí com um review que ainda diz que os caras são cópia do Dream Theater?
E o DT qdo saiu era cópia sei lá de quem e assim vai, ah que torração de saco, baixe e tire suas próprias conclusões.
Valeu Cláudio como sempre, e assim que possível vou atualizando as idéias que chegam.
Reviewed by The_Avant_Garde on February 19, 2011
Okay, so your band is extremely talented and can play circles around many musicians twice your age.
You can write music that’s beyond human in its complexity and has god-like arrangements. But so what?
Is all the talent in the world worth anything when you cannot write a single original riff or come up with even one unique idea?
This question is applied to everything related to Haken and the band’s debut album “Aquarius.”
Despite being one of the most musically gifted acts in progressive metal, Haken is the best example of creative plagiarism out there today.
Every single melody, solo, and passage featured on “Aquarius” can be traced back to a specific moment in the career of progressive metal luminaries Dream Theater and results in one incredibly redundant record.
It’s tragic how awful this album really is, taking into consideration the talents of each band member, but if you have ever heard any album from Dream Theater then the material presented here will serve as a lackluster déjà vu. Right in the first few seconds of the opening track, “The Point Of No Return,” you are immediately treated to keyboard passages that Jordan Rudess has already written and performed over ten years ago.
It even goes far, far beyond the keyboards. Everything from the drum patterns, chord progressions, vocal lines, and instrument solos are taken right off of already existing Dream Theater tracks. At times you can even name whichever song Haken are ripping off of with accuracy, it really is that blatant.
The only new element Haken introduces to Dream Theater’s sound is the slight nuances of deathcore and to answer your immediate question; no – it does not work at all.
The best example of this failure and by far the worst song on the entire album, comes in the form of “Streams;” a pop friendly number written for those with aspirations of becoming a fish. The song begins with a catchy piano section that also seems extremely familiar, although this time the idea is not stolen from the above mentioned act.
With the song “Streams,” Haken has managed to rip off another musical powerhouse in Vanessa Carlton. Okay; that last part was sarcasm, but listen to the opening of “Streams” and then listen to Carlton’s “A Thousand Miles.” It’s almost the exact same part.
Are you laughing yet? Yes? Well, it gets worse.
Not even one full minute into the song and the beyond cheesy lyrics and vocal melodies come through and turn the album into a full blown episode of Blues Clues.
After a solid five or six minutes of the "swim with the fishes" theme, the band breaks out the big guns with a slow, off-beat deathcore breakdown complete with growls that were obviously created using in-studio effects.
As the album progresses - or maybe a better word would be regresses - nothing ever changes and the music remains incredibly dull and stale. Even the impressive technical guitar work from John Petrucci, I mean Charlie Griffiths, gets old really fast and by the time the record comes to a stop it is nearly forgettable how talented this young band really is.
I’m actually amazed that Haken hasn’t been sued by Dream Theater yet, but maybe the recent departure of Mike Portnoy might explain that away easily.
Regardless, “Aquarius” is an album packed to the rim with incredible musicianship of which every idea was copied and pasted from various moments of other people’s careers.
The only thing left to do is wait for the next album from England’s Haken and see which route the band chooses to take.
"Mano Dead
Acabei de subir, aproveitem enquanto estão "fresquinhos"...
2008 - Demo
http://www.mirrorcreator.com/files/0XR7ZAF7/H2008Demo.zip_links
http://mir.cr/0XR7ZAF7
2011 - Vision
http://www.mirrorcreator.com/files/01TBM5SX/H2011Vision.zip_links
http://mir.cr/01TBM5SX
Um abraço!
Elric, the viking! "
11:47
AM
Obs: Um presente pra todos , grato Elric sempre......
Enjoy!!!!!!!
Tudo certo?
Veja se encontra algo desta banda : http://www.youtube.com/watch?v=mKwX7WqzV3k
Achei com muito potencial, quero sua opinião.
ABS
Claudio Natal
Já disse ou meus amigos me amam ou tem raiva de mim, Cláudio num tenho culpa de nosso time tá nessa draga desgraçada, num judia de mim,rs
Mas qdo chega algo assim já sei, vai ser difícil achar, nem todos vão gostar e quem sabe até eu odeie, mas e a curiosidade que matou o lobo?
Claro que era madrugada qdo achei o que queria, um link que prestasse, prq os links da net tão caindo num velocidade e o que está sendo o u ficando postado são de péssima qualidade.
Por isso dá trabalho, qqr buscador me dá um link mas e a qualidade?
O Le Orme com o BMS é um bootleg mesmo, mas tamo providenciando os cds e os dvds, aí o pau come na caverna, mas achar mais do Prog Exibition é uma mágica, ache quem quiser ou tente e me diga se to mentindo.
Mas tá aí com um review que ainda diz que os caras são cópia do Dream Theater?
E o DT qdo saiu era cópia sei lá de quem e assim vai, ah que torração de saco, baixe e tire suas próprias conclusões.
Valeu Cláudio como sempre, e assim que possível vou atualizando as idéias que chegam.
Reviewed by The_Avant_Garde on February 19, 2011
Okay, so your band is extremely talented and can play circles around many musicians twice your age.
You can write music that’s beyond human in its complexity and has god-like arrangements. But so what?
Is all the talent in the world worth anything when you cannot write a single original riff or come up with even one unique idea?
This question is applied to everything related to Haken and the band’s debut album “Aquarius.”
Despite being one of the most musically gifted acts in progressive metal, Haken is the best example of creative plagiarism out there today.
Every single melody, solo, and passage featured on “Aquarius” can be traced back to a specific moment in the career of progressive metal luminaries Dream Theater and results in one incredibly redundant record.
It’s tragic how awful this album really is, taking into consideration the talents of each band member, but if you have ever heard any album from Dream Theater then the material presented here will serve as a lackluster déjà vu. Right in the first few seconds of the opening track, “The Point Of No Return,” you are immediately treated to keyboard passages that Jordan Rudess has already written and performed over ten years ago.
It even goes far, far beyond the keyboards. Everything from the drum patterns, chord progressions, vocal lines, and instrument solos are taken right off of already existing Dream Theater tracks. At times you can even name whichever song Haken are ripping off of with accuracy, it really is that blatant.
The only new element Haken introduces to Dream Theater’s sound is the slight nuances of deathcore and to answer your immediate question; no – it does not work at all.
The best example of this failure and by far the worst song on the entire album, comes in the form of “Streams;” a pop friendly number written for those with aspirations of becoming a fish. The song begins with a catchy piano section that also seems extremely familiar, although this time the idea is not stolen from the above mentioned act.
With the song “Streams,” Haken has managed to rip off another musical powerhouse in Vanessa Carlton. Okay; that last part was sarcasm, but listen to the opening of “Streams” and then listen to Carlton’s “A Thousand Miles.” It’s almost the exact same part.
Are you laughing yet? Yes? Well, it gets worse.
Not even one full minute into the song and the beyond cheesy lyrics and vocal melodies come through and turn the album into a full blown episode of Blues Clues.
After a solid five or six minutes of the "swim with the fishes" theme, the band breaks out the big guns with a slow, off-beat deathcore breakdown complete with growls that were obviously created using in-studio effects.
As the album progresses - or maybe a better word would be regresses - nothing ever changes and the music remains incredibly dull and stale. Even the impressive technical guitar work from John Petrucci, I mean Charlie Griffiths, gets old really fast and by the time the record comes to a stop it is nearly forgettable how talented this young band really is.
I’m actually amazed that Haken hasn’t been sued by Dream Theater yet, but maybe the recent departure of Mike Portnoy might explain that away easily.
Regardless, “Aquarius” is an album packed to the rim with incredible musicianship of which every idea was copied and pasted from various moments of other people’s careers.
The only thing left to do is wait for the next album from England’s Haken and see which route the band chooses to take.
Aquarius" track listing:
1. The Point of No Return (11:27)
2. Streams (10:14)
3. Aquarium (10:40)
4. Eternal Rain (6:43)
5. Drowning In the Flood (9:28)
6. Sun (7:19)
7. Celestial Elixir(16:56)
1. The Point of No Return (11:27)
2. Streams (10:14)
3. Aquarium (10:40)
4. Eternal Rain (6:43)
5. Drowning In the Flood (9:28)
6. Sun (7:19)
7. Celestial Elixir(16:56)
Acabei de subir, aproveitem enquanto estão "fresquinhos"...
2008 - Demo
http://www.mirrorcreator.com/files/0XR7ZAF7/H2008Demo.zip_links
http://mir.cr/0XR7ZAF7
2011 - Vision
http://www.mirrorcreator.com/files/01TBM5SX/H2011Vision.zip_links
http://mir.cr/01TBM5SX
Um abraço!
Obs: Um presente pra todos , grato Elric sempre......
Enjoy!!!!!!!
7 de nov. de 2012
Le Orme e Banco Del Mutuo Soccorso - Live in Roma 2011
Fiz na madrugada morrendo de sono, ô festival difícil de se achar credo!!!!
Na real queria outra apresentação, devido a minha paixão pelo Wetton e minha nova admiração pelo BMS; culpa dos visitantes dessa alcatéia prq ele só perde em pesquisas e downs pra o Bob Marley no último show que deu.
Aliás fazendo um adendo, sabiam que nesse show o Marley havia tomado um tiro no estômago ou algo parecido e deveria ser internado, aí qdo os managers iriam cancelar as apresentações ele chega normalmente como se nada tivesse acontecido.
Os caras espantados chamam a atenção e aquela frescuraida toda dos puxa sacos, e ele com a simplicidade que deus lhe deu diz mais ou menos assim:
"O que o mal quer é parar o bem e não será um tiro que vai me impedir"
Ficaram todos de prontidão e tal mas foi sem dúvida uma das melhores apresentações do Mr Dreads, e não sei exatamente o motivo, mas o Lamarca qdo falava comigo, prq fala com todos que conheço menos comigo, então f..... me disse: Dead num rola um reggae entre lobos?
E eu tinha justo esse show, comprimi e pau, é disparado o mais procurado em toda a história desse humilde recinto,rs
Bem voltando ao que falava prq sou mestre em falar de uma coisa e terminar em outra(será que o cérebro já apitou na curva?)qdo li as bandas que se apresentaram em 2010 no post anterior fiquei muito curioso por ser o BMS com Wetton e o que achei na net não me agradou e lá fui atrás do tesouro perdido e quem diz que acho?
Nem torrent nem nada, como no High Voltage que queria o ZZTop, aqui tb rodei mas acho essa loucura que é uma das bandas mais veneradas na Europa o Le Orme, e uma das mais cults da velha bota, não deu outra tinha que compartilhar com os amigos, o som não é dos melhores mesmo, é um bootleg e só os originais conseguem melhorar um pouco, são 07 cds e 4dvds dessa apresentação e o Dê tá atrás mas se alguém se habilitar serão bem vindos.
Live at "Progressivamente Festival" at Casa del Jazz, Roma September 11th, 2011
ROMA, 2 SETTEMBRE 2011 - Fra il 6 e l'11 settembre presso la Casa del Jazz a Roma in Viale di Porta Ardeatina, 55 si terrà il festival musicale Progressivamente. Durante il festival si terranno concerti, seminari e mostre dedicate alla storia della scena progressive rock con particolare riguardo verso il made in Italy.
Il Progressive non è propriamente un genere, è un modo di intendere la forma d'arte musicale per certi versi più simile a quello dell'estetica musicale eurocolta del novecento che alla cultura jazz, blues o rock degli anni 50. Il principio ispiratore del comporre progressive è quello di spingersi oltre i confini di genere o stile alla ricerca di sonorità inedite mescolando elementi di varie influenze musicali come gli ingredienti di una ricetta.
Il germe della musica progressive viene gettato durante la british invasion degli anni '60, quando il rock passò da semplice forma d'intrattenimento popolare a vera e propria manifestazione artistica musicale. In Italia la rivoluzione Progressive arrivò solo nei primi anni '70 ad opera di formazioni passate alla storia come la PFM (Premiata Forneria Marconi), gli Area, Le Orme, il Banco del Mutuo Soccorso e molte altre.
Proprio questi due ultimi gruppi saranno i protagonisti assoluti della serata conclusiva del Progressivamente festival 2011.
La presenza sullo stesso palco dei due giganti del progressive all'italiana non sarà uno spettacolo unico, i due gruppi realizzeranno un vero e proprio minitour di cinque serate a partire dalla prima data del 28 agosto nel comune di Labico. Il sottoscritto è stato testimone di questa splendida serata ed è pronto a svelarvi il perchè questo spettacolo è uno di quelli da non lasciarsi sfuggire.
Innanzitutto ci sono Le Orme, freschi della loro recente uscita discografica La Via della Seta. La loro formazione è pesantemente rimaneggiata: della formazione storica che lanciò il gruppo a cavallo fra anni '60 e '70 rimane il solo Michi Dei Rossi (batteria). Alle tastiere c'è sempre il fidato Michele Bon, coadiuvato al pianoforte da una delle new entry Federico Gava. Alle asce altri due giovani: William Dotto alla chitarra elettrica e Fabio Trentini al basso. Conclude la formazione una grande voce della musica progressive italiana: l'ex Metamorfosi Jimmy Spitaleri.
L'esibizione del gruppo è una mistura di classico e moderno, abbondano i classici del repertorio degli anni '70 ma ci sono anche alcune canzoni pescate dal nuovo album e dal precedente L'infinito. Si è sentita la mancanza di alcuni classici tratti da Felona e Sorona ma tutto sommato la scaletta scelta per l'occasione sembra un ottimo compromesso fra il repertorio delle nuove Orme e quello della grande band del passato. Da segnalare l'ottima prestazione del virtuoso William Dotto, in buona parte responsabile del sound moderno della nuova formazione.
Tracklist
--- Le Orme Set ---
01 L'Alba Di Eurasia
02 Verso Sud
03 Incontro Dei Popoli
04 Contrappunti
05 L'Infinito
06 Vedi Amsterdam
07 Cemento Armato
08 band intros - Michi talks
09 Felona e Sorona
Dopo un cambio palco incredibilmente veloce entra in scena il Banco del Mutuo Soccorso capitanato dagli inossidabili Vittorio Nocenzi (tastiere) e Francesco di Giacomo (voce). Completano la formazione Tiziano Ricci (basso) Maurizio Masi (batteria) Filippo Marcheggiani (chitarra) e Alessandro Papotto (fiati).
E' evidente sin dall'apertura la differenza con i colleghi de Le Orme, aldilà dei gusti personali e delle considerazioni prettamente musicali, quello del Banco è sicuramente uno show più coinvolgente. La formazione è più coesa, le sezioni strumentali sono qualcosa di più di un talentuoso solista accompagnato dalla band e la partecipazione di buona parte dei musicisti ai numerosi cori che contraddistinguono la musica del Banco rafforza la percezione di affiatamento del gruppo.
C'è anche la volontà di creare dinamismo sul palco, uno degli aspetti solitamente trascurati dalle prog bands, a tale scopo fa comodo avere al proprio fianco un ex metal kid come il (relativamente) giovane Filippo Marcheggiani, bravissimo nell'aizzare i fan durante i cori primordiali della splendida Cento mani e cento occhi.
Conclusasi l'esibizione il gruppo lascia il frontman di Giacomo solo sul palco, immediatamente raggiunto da Le Orme per un inedito duetto con Jimmy Spitaleri, lascio a voi la sorpresa di scoprire su quale classico del gruppo si cimenta il buon Francesco. Le chicche non finiscono qui! dopo il duetto fra cantanti tutti i componenti delle due formazioni si uniscono per un ultima performance sulle note di una celebre suite del Banco del Mutuo Soccorso.
Non vi dico altro, se questo da solo per voi non vale il prezzo del biglietto si vede che il progressive nostrano non desta la vostra curiosità.
Andrea Portieri
Tracklist
--- Banco Del Mutuo Soccordo Set ---
10 Traccia
11 Il Ragno
12 Canto Nomade Per Un Prigioniero Politico
13 Vittorio talks
14 L'Evoluzione
15 Cento Mani e Cento Occhi
16 750,000 Anni Fa... L'Amore?
17 Vittorio talks
18 La Conquista Della Posizione Eretta
19 band intros - R.I.P (Requiescant In Pace)
20 Lontano Da
21 Traccia II
--- All Togheter ---
22 Sguardo Verso Il Cielo
23 Non Mi Rompete
Le Orme:
Michi Dei Rossi (drums, percussion)
Michele Bon (organ, keyboards)
Jimmy Spitaleri (vocals)
Fabio Trentini (bass)
William Dotto (guitar)
Federico Gava (piano, synth)
Banco Del Mutuo Soccorso:
Francesco Di Giacomo (vocals)
Vittorio Nocenzi (keyboards, vocals)
Tiziano Ricci (bass)
Maurizio Masi (drums)
Filippo Marcheggiani (guitar)
Alessandro Papotto (flutes, sax)
Rodolfo Maltese (guitar)
Part 01
Part 02
Pubblicato da Straospheric Captain
Enjoy!!!!!!!!!!!!!!
Na real queria outra apresentação, devido a minha paixão pelo Wetton e minha nova admiração pelo BMS; culpa dos visitantes dessa alcatéia prq ele só perde em pesquisas e downs pra o Bob Marley no último show que deu.
Aliás fazendo um adendo, sabiam que nesse show o Marley havia tomado um tiro no estômago ou algo parecido e deveria ser internado, aí qdo os managers iriam cancelar as apresentações ele chega normalmente como se nada tivesse acontecido.
Os caras espantados chamam a atenção e aquela frescuraida toda dos puxa sacos, e ele com a simplicidade que deus lhe deu diz mais ou menos assim:
"O que o mal quer é parar o bem e não será um tiro que vai me impedir"
Ficaram todos de prontidão e tal mas foi sem dúvida uma das melhores apresentações do Mr Dreads, e não sei exatamente o motivo, mas o Lamarca qdo falava comigo, prq fala com todos que conheço menos comigo, então f..... me disse: Dead num rola um reggae entre lobos?
E eu tinha justo esse show, comprimi e pau, é disparado o mais procurado em toda a história desse humilde recinto,rs
Bem voltando ao que falava prq sou mestre em falar de uma coisa e terminar em outra(será que o cérebro já apitou na curva?)qdo li as bandas que se apresentaram em 2010 no post anterior fiquei muito curioso por ser o BMS com Wetton e o que achei na net não me agradou e lá fui atrás do tesouro perdido e quem diz que acho?
Nem torrent nem nada, como no High Voltage que queria o ZZTop, aqui tb rodei mas acho essa loucura que é uma das bandas mais veneradas na Europa o Le Orme, e uma das mais cults da velha bota, não deu outra tinha que compartilhar com os amigos, o som não é dos melhores mesmo, é um bootleg e só os originais conseguem melhorar um pouco, são 07 cds e 4dvds dessa apresentação e o Dê tá atrás mas se alguém se habilitar serão bem vindos.
Live at "Progressivamente Festival" at Casa del Jazz, Roma September 11th, 2011
ROMA, 2 SETTEMBRE 2011 - Fra il 6 e l'11 settembre presso la Casa del Jazz a Roma in Viale di Porta Ardeatina, 55 si terrà il festival musicale Progressivamente. Durante il festival si terranno concerti, seminari e mostre dedicate alla storia della scena progressive rock con particolare riguardo verso il made in Italy.
Il Progressive non è propriamente un genere, è un modo di intendere la forma d'arte musicale per certi versi più simile a quello dell'estetica musicale eurocolta del novecento che alla cultura jazz, blues o rock degli anni 50. Il principio ispiratore del comporre progressive è quello di spingersi oltre i confini di genere o stile alla ricerca di sonorità inedite mescolando elementi di varie influenze musicali come gli ingredienti di una ricetta.
Il germe della musica progressive viene gettato durante la british invasion degli anni '60, quando il rock passò da semplice forma d'intrattenimento popolare a vera e propria manifestazione artistica musicale. In Italia la rivoluzione Progressive arrivò solo nei primi anni '70 ad opera di formazioni passate alla storia come la PFM (Premiata Forneria Marconi), gli Area, Le Orme, il Banco del Mutuo Soccorso e molte altre.
Proprio questi due ultimi gruppi saranno i protagonisti assoluti della serata conclusiva del Progressivamente festival 2011.
La presenza sullo stesso palco dei due giganti del progressive all'italiana non sarà uno spettacolo unico, i due gruppi realizzeranno un vero e proprio minitour di cinque serate a partire dalla prima data del 28 agosto nel comune di Labico. Il sottoscritto è stato testimone di questa splendida serata ed è pronto a svelarvi il perchè questo spettacolo è uno di quelli da non lasciarsi sfuggire.
Innanzitutto ci sono Le Orme, freschi della loro recente uscita discografica La Via della Seta. La loro formazione è pesantemente rimaneggiata: della formazione storica che lanciò il gruppo a cavallo fra anni '60 e '70 rimane il solo Michi Dei Rossi (batteria). Alle tastiere c'è sempre il fidato Michele Bon, coadiuvato al pianoforte da una delle new entry Federico Gava. Alle asce altri due giovani: William Dotto alla chitarra elettrica e Fabio Trentini al basso. Conclude la formazione una grande voce della musica progressive italiana: l'ex Metamorfosi Jimmy Spitaleri.
L'esibizione del gruppo è una mistura di classico e moderno, abbondano i classici del repertorio degli anni '70 ma ci sono anche alcune canzoni pescate dal nuovo album e dal precedente L'infinito. Si è sentita la mancanza di alcuni classici tratti da Felona e Sorona ma tutto sommato la scaletta scelta per l'occasione sembra un ottimo compromesso fra il repertorio delle nuove Orme e quello della grande band del passato. Da segnalare l'ottima prestazione del virtuoso William Dotto, in buona parte responsabile del sound moderno della nuova formazione.
Tracklist
--- Le Orme Set ---
01 L'Alba Di Eurasia
02 Verso Sud
03 Incontro Dei Popoli
04 Contrappunti
05 L'Infinito
06 Vedi Amsterdam
07 Cemento Armato
08 band intros - Michi talks
09 Felona e Sorona
E' evidente sin dall'apertura la differenza con i colleghi de Le Orme, aldilà dei gusti personali e delle considerazioni prettamente musicali, quello del Banco è sicuramente uno show più coinvolgente. La formazione è più coesa, le sezioni strumentali sono qualcosa di più di un talentuoso solista accompagnato dalla band e la partecipazione di buona parte dei musicisti ai numerosi cori che contraddistinguono la musica del Banco rafforza la percezione di affiatamento del gruppo.
C'è anche la volontà di creare dinamismo sul palco, uno degli aspetti solitamente trascurati dalle prog bands, a tale scopo fa comodo avere al proprio fianco un ex metal kid come il (relativamente) giovane Filippo Marcheggiani, bravissimo nell'aizzare i fan durante i cori primordiali della splendida Cento mani e cento occhi.
Conclusasi l'esibizione il gruppo lascia il frontman di Giacomo solo sul palco, immediatamente raggiunto da Le Orme per un inedito duetto con Jimmy Spitaleri, lascio a voi la sorpresa di scoprire su quale classico del gruppo si cimenta il buon Francesco. Le chicche non finiscono qui! dopo il duetto fra cantanti tutti i componenti delle due formazioni si uniscono per un ultima performance sulle note di una celebre suite del Banco del Mutuo Soccorso.
Non vi dico altro, se questo da solo per voi non vale il prezzo del biglietto si vede che il progressive nostrano non desta la vostra curiosità.
Andrea Portieri
Tracklist
--- Banco Del Mutuo Soccordo Set ---
10 Traccia
11 Il Ragno
12 Canto Nomade Per Un Prigioniero Politico
13 Vittorio talks
14 L'Evoluzione
15 Cento Mani e Cento Occhi
16 750,000 Anni Fa... L'Amore?
17 Vittorio talks
18 La Conquista Della Posizione Eretta
19 band intros - R.I.P (Requiescant In Pace)
20 Lontano Da
21 Traccia II
--- All Togheter ---
22 Sguardo Verso Il Cielo
23 Non Mi Rompete
Le Orme:
Michi Dei Rossi (drums, percussion)
Michele Bon (organ, keyboards)
Jimmy Spitaleri (vocals)
Fabio Trentini (bass)
William Dotto (guitar)
Federico Gava (piano, synth)
Banco Del Mutuo Soccorso:
Francesco Di Giacomo (vocals)
Vittorio Nocenzi (keyboards, vocals)
Tiziano Ricci (bass)
Maurizio Masi (drums)
Filippo Marcheggiani (guitar)
Alessandro Papotto (flutes, sax)
Rodolfo Maltese (guitar)
Part 01
Part 02
Pubblicato da Straospheric Captain
Enjoy!!!!!!!!!!!!!!
3 de nov. de 2012
PFM con Ian Anderson "Live in Roma"
Uma pequena montagem porque não se acha nada junto, não se acham releases decentes sobre a apresentação, não se acham dados suficientes tb sobre o fato e muito menos imagens adequadas.
Nos sites que sou ligado quase todos os links já eram e como tá caindo link , caraca, um atrás do outro, eu mesmo tô subindo algumas coisas e testando pra ver no que dá mas a galera tá mesmo é tomando links dos outros e só repetem o mesmo que ao cair leva todo mundo.
Sou contra poluir a net com infinidade de links mas agora já virou piada prq um meu tá servindo quase ou mais de 100 posts e crus, pobres, só postagens simples.
Bem, tem gente que tá nem aí pra isso, mas cada lobo ou melhor louco com sua mania e gosto mesmo de servir um tira gosto daquilo que virá, qdo melhorar virão vídeos, mas vamos de som mesmo que já enche a alma.
Aqui é uma coisa meio estranha, prq uma hora o PFM se torna o Tull pra Ian se apresentar e ele se comporta como maestro mesmo como sempre foi e em outros momentos são eles mesmo com toda aquela garra e energia misturada a singeleza de acordes que emociona mesmo.
Franz Di Cioccio e Franco Mussida já são ícones por natureza, o resto não é adereço e sim complemento.
Repito, baixar aqui sem gerenciador é melhor prq a velocidade é o que sua net der, pode quebrar sim, é normal mas com gerenciadores nos testes que fiz não foi melhor e fica nos 50 kbps mesmo.
The Italian progressive rock band Premiata Forneria Marconi, better known by the abbreviation PFM, were one of the headliners on the first Prog Exhibition Festival. Together with special guest Ian Anderson (Jethro Tull) on vocals and flute they gave on the 5th of November 2010 a superb concert at Teatro Tendastrisce in Rome. The audio and video of this performance had already been released as part of Prog Exhibition - 40 Anni Di Musica Immaginifica (see review). This release contained seven CDs and four DVDs. On the third and the fourth CD you can enjoy the complete concert. The images of this performance can be seen on DVD2.
In my review I stated that the band performed a lot of classic material like fine versions of Il Banchetto, Harlequin, Out Of The Roundabout, Impressioni Di Settembre, La Carrozza Di Hans and É Festa. Keyboardist Gianluca Tagliavini and violinist Lucio Fabbri in particular made sure that the old material still sounds perfect. The contributions of Mr. Anderson on flute concern the well-known Jethro Tull pieces Bourée and My God. Well, once again I found this concert a very entertaining performance! The aforementioned release contained so much music that it was impossible to give a proper analysis of the audio recordings. Now with the release of the same concert on a double-CD called Live In Roma I'm able to tell a bit more.
The nucleus of the band consisted of Franz Di Cioccio (vocals, drums, percussion), Patrick Djivas (bass) and Franco Mussida (vocals, electric and acoustic guitars). The usual guest musicians on stage were Lucio Fabbri (violin, keyboards), Gianluca Tagliavini (keyboards) and Piero Monterisi (drums). Both discs contain almost 45 minutes of music providing a cross-section of the complete oeuvre of PFM. I was really surprised by the fact that the original Italian lyrics that later on were translated in English by Pete Sinfield were now performed in the original versions. Good examples are É Festa (Celebration), La Luna Nuova (Four Holes In The Ground) and Impressioni Di Settembre (The World Became The World). However, the songs that were originally sung in English performed by Bernardo Lanzetti remained unchanged. Only this time they were performed by Franco Mussida or Franz Di Cioccio who made it sound differently from the original versions. Good examples are Harlequin and Out Of The Roundabout.
If you expect to listen to a band that sounds similar to the way they sounded in the seventies I have to disappoint you. The band always sounded differently on all concerts performed in the past and that also applies to this performance. There is and there always was room for improvising and the use of different keyboards − no MiniMoog this time − and different arrangements changed the music in a slightly different direction. However, it's still recognizable and above all very enjoyable. The well-known classic PFM-pieces are well-performed and make me even more anxious to witness them live on stage! But also the less known tunes like the instrumentals La Terra Dell'Acqua and Cyber Alpha 3.1 both taken from Stati Di Immaginazionethe (2006) are worthwhile listening to. That also applies to the sing-along tune Maestro Della Voce, with a nice bass intro, and the Jethro Tull-medley including Intro Bach, Bourée and My God.
Especially the contributions of Ian Anderson to this album make it a collector's item for many fans of both Jethro Tull and PFM. The collaboration between these musicians works very well and certainly lifts this album to a higher rating. Live In Roma once more proved that Premiata Forneria Marconi are still a fantastic live outfit!
Henri Strik (edited by Peter Willemsen)
Genre: Progressive, RPI
Country: Italy
Year: 2012
Audio codec: MP3
Riptype: tracks
Bitrate: 320 kbps
Playtime: 00:43:53 + 00:44:15
Size: 202 MB
Line-up / Musicians
- Franz Di Cioccio / vocals, drums, percussion
- Patrick Djivas / bass
- Franco Mussida / electric and acoustic guitars, vocals, backing vocals
Guest musicians:
- Lucio Fabbri / violin
- Gianluca Tagliavini / keyboards
- Piero Monterisi / drums
Special guest:
- Ian Anderson / flute, vocals
Tracklist:
CD 1
01. La luna nuova
02. Il banchetto
03. Harlequin
04. La terra dell’acqua
05. Intro – Bach
06. Bouree
07. My God
CD 2
01. Out of the Roundabout
02. Maestro della voce
03. Cyber Alpha 3.1
04. Impressioni di settembre
05. La carrozza di hans
06. E’ festa
07. Se le brescion
08. La tentazione
passssssss: linuxmint12
Enjoy!!!!!!!!!!!
Nos sites que sou ligado quase todos os links já eram e como tá caindo link , caraca, um atrás do outro, eu mesmo tô subindo algumas coisas e testando pra ver no que dá mas a galera tá mesmo é tomando links dos outros e só repetem o mesmo que ao cair leva todo mundo.
Sou contra poluir a net com infinidade de links mas agora já virou piada prq um meu tá servindo quase ou mais de 100 posts e crus, pobres, só postagens simples.
Bem, tem gente que tá nem aí pra isso, mas cada lobo ou melhor louco com sua mania e gosto mesmo de servir um tira gosto daquilo que virá, qdo melhorar virão vídeos, mas vamos de som mesmo que já enche a alma.
Aqui é uma coisa meio estranha, prq uma hora o PFM se torna o Tull pra Ian se apresentar e ele se comporta como maestro mesmo como sempre foi e em outros momentos são eles mesmo com toda aquela garra e energia misturada a singeleza de acordes que emociona mesmo.
Franz Di Cioccio e Franco Mussida já são ícones por natureza, o resto não é adereço e sim complemento.
Repito, baixar aqui sem gerenciador é melhor prq a velocidade é o que sua net der, pode quebrar sim, é normal mas com gerenciadores nos testes que fiz não foi melhor e fica nos 50 kbps mesmo.
The Italian progressive rock band Premiata Forneria Marconi, better known by the abbreviation PFM, were one of the headliners on the first Prog Exhibition Festival. Together with special guest Ian Anderson (Jethro Tull) on vocals and flute they gave on the 5th of November 2010 a superb concert at Teatro Tendastrisce in Rome. The audio and video of this performance had already been released as part of Prog Exhibition - 40 Anni Di Musica Immaginifica (see review). This release contained seven CDs and four DVDs. On the third and the fourth CD you can enjoy the complete concert. The images of this performance can be seen on DVD2.
In my review I stated that the band performed a lot of classic material like fine versions of Il Banchetto, Harlequin, Out Of The Roundabout, Impressioni Di Settembre, La Carrozza Di Hans and É Festa. Keyboardist Gianluca Tagliavini and violinist Lucio Fabbri in particular made sure that the old material still sounds perfect. The contributions of Mr. Anderson on flute concern the well-known Jethro Tull pieces Bourée and My God. Well, once again I found this concert a very entertaining performance! The aforementioned release contained so much music that it was impossible to give a proper analysis of the audio recordings. Now with the release of the same concert on a double-CD called Live In Roma I'm able to tell a bit more.
The nucleus of the band consisted of Franz Di Cioccio (vocals, drums, percussion), Patrick Djivas (bass) and Franco Mussida (vocals, electric and acoustic guitars). The usual guest musicians on stage were Lucio Fabbri (violin, keyboards), Gianluca Tagliavini (keyboards) and Piero Monterisi (drums). Both discs contain almost 45 minutes of music providing a cross-section of the complete oeuvre of PFM. I was really surprised by the fact that the original Italian lyrics that later on were translated in English by Pete Sinfield were now performed in the original versions. Good examples are É Festa (Celebration), La Luna Nuova (Four Holes In The Ground) and Impressioni Di Settembre (The World Became The World). However, the songs that were originally sung in English performed by Bernardo Lanzetti remained unchanged. Only this time they were performed by Franco Mussida or Franz Di Cioccio who made it sound differently from the original versions. Good examples are Harlequin and Out Of The Roundabout.
If you expect to listen to a band that sounds similar to the way they sounded in the seventies I have to disappoint you. The band always sounded differently on all concerts performed in the past and that also applies to this performance. There is and there always was room for improvising and the use of different keyboards − no MiniMoog this time − and different arrangements changed the music in a slightly different direction. However, it's still recognizable and above all very enjoyable. The well-known classic PFM-pieces are well-performed and make me even more anxious to witness them live on stage! But also the less known tunes like the instrumentals La Terra Dell'Acqua and Cyber Alpha 3.1 both taken from Stati Di Immaginazionethe (2006) are worthwhile listening to. That also applies to the sing-along tune Maestro Della Voce, with a nice bass intro, and the Jethro Tull-medley including Intro Bach, Bourée and My God.
Especially the contributions of Ian Anderson to this album make it a collector's item for many fans of both Jethro Tull and PFM. The collaboration between these musicians works very well and certainly lifts this album to a higher rating. Live In Roma once more proved that Premiata Forneria Marconi are still a fantastic live outfit!
Henri Strik (edited by Peter Willemsen)
Genre: Progressive, RPI
Country: Italy
Year: 2012
Audio codec: MP3
Riptype: tracks
Bitrate: 320 kbps
Playtime: 00:43:53 + 00:44:15
Size: 202 MB
Line-up / Musicians
- Franz Di Cioccio / vocals, drums, percussion
- Patrick Djivas / bass
- Franco Mussida / electric and acoustic guitars, vocals, backing vocals
Guest musicians:
- Lucio Fabbri / violin
- Gianluca Tagliavini / keyboards
- Piero Monterisi / drums
Special guest:
- Ian Anderson / flute, vocals
Tracklist:
CD 1
01. La luna nuova
02. Il banchetto
03. Harlequin
04. La terra dell’acqua
05. Intro – Bach
06. Bouree
07. My God
CD 2
01. Out of the Roundabout
02. Maestro della voce
03. Cyber Alpha 3.1
04. Impressioni di settembre
05. La carrozza di hans
06. E’ festa
07. Se le brescion
08. La tentazione
passssssss: linuxmint12
Enjoy!!!!!!!!!!!
2 de nov. de 2012
Jimmy Page "lucifer rising and other sound tracks"
Tá vendo no que dar esquecer o que os outros fazem com carinho pra gente?
Particularmente o JP não é dos meus preferidos e nem esse disco é tudo que se esperava ou se alardeou, mas há de se convir que é sim um disco histórico e marca uma época, aliás data uma época onde ele Jimmy Page e outros tantos seguiam o demônio e tinha o Alexter como a besta, o que acho uma puta de uma besteira.
Ainda era jovem e depois vi os resultados dessa empreitada em cada um que participou do tal satanismo pra mim idiota e superficial, porque quem conhece sabe que nem o AC e nem nenhum deles sequer riscou as portas do inferno mas induziram muitos jovens que os endeusavam a fazer coisas pavorosas em nome do tal demônio.
Demônio é o que cada um tem em sim qdo faz o mal (mau); demônio é estuprar crianças, matar idosos deixando-os morrer a míngua pra receber heranças; demônios somos nós qdo vemos tudo que é feito em nome de algum deus e ficamos inertes.
Demônio são filhos que depois de tudo que é feito por eles simplesmente matam seus pais....
Demônio é cada ser humano que louva o mau em detrimento do bem, ou acha que algo mau fará o bem e de graça, isso pra mim é uma pequena e minha definição disso e dessa época e o Carlos que já discutimos por opiniões diferentes que me perdoe de novo prq realmente esqueci de postar o trabalho que ele teve de arrumar as faixas pra me enviar e postar e só por isso sobe agora.
Abaixo, alguns dos emails que ele me enviou e achei desnecessário colar os meus, interessam os do autor.
Oi D.A.;
Tudo bem com você?
Aqui vão todos os arquivos da faixas do mais novo LP de Jimmy Page.
Um abraço.
C A R L O S
Oi D.A.,
Só vi agora o seu E-mail.
Não tenho as imagens do LP (copiei e colei as duas rapidamente quando lhe enviei).
Todas as faixas estão anexadas nos dois E-mails.
Como é novo e não é fácil encontrá-las disponibilizadas, se você quiser, poste-o para o pessoal.
Um abraço e bom final de semana.
C A R L O S
Oi D.A.;
E os arquivos com as faixas deste LP que lhe enviei? Você não vai postá-las??
Um abraço.
C A R L O S
Jimmy Page has just announced the release of Lucifer Rising and Other Sound Tracks for March 20, a date specifically chosen for its connection to the spring equinox.
This marks the first time ever that these tracks have been officially released. (Songs were apparently released in 1987, although the legality of that release is very much in question.)
"The title music, along with other musical pieces recorded at my home studio in the early Seventies, have been revisited, remixed and released for the first time," Page said. "This is a musical diary of avant-garde compositions and experiments, one of which was to appear on the film Lucifer Rising. The collection has been exhumed and is now ready for public release."
The album will be available a standard edition on heavyweight vinyl, as well as deluxe and signed deluxe editions.
You can get more information, as well as register for the deluxe pre-orders, at jimmypage.com.
Page was commissioned to write a soundtrack for Kenneth Anger's 1972 film Lucifer Rising, which went unused in the final version of the film. Page makes a cameo in the movie, staring at a portrait of Aleister Crowley while holding an Egyptian stele.
HOW TO BUY'Lucifer Rising and Other Sound Tracks' will be available exclusively from JimmyPage.com at 14:00 GMT (UK time) on Tuesday 20th March 2012.
As with Death Wish II, we anticipate a high volume of traffic to the website on release day and, while we shall provide additional hosting support, we appreciate your patience in advance if JimmyPage.com is slower than normal during this period.
Visit JimmyPage.com at 14:00 GMT on Tuesday 20th March 2012 to buy 'Lucifer Rising and Other Sound Tracks'.
SIGNED AND DELUXE EDITIONS
In addition to the standard release of 'Lucifer Rising and Other Sound Tracks' there will be a Deluxe edition of the album available, limited to just 418 copies. The Deluxe edition is distinguishable from the standard album by its subtle artwork variations and each copy is individually hand-numbered.
Jimmy Page has signed the first 93 copies of the Deluxe edition.
Lucifer Rising and Other Sound Tracks
Side One
1) Lucifer Rising - Main Track
Side Two
1) Incubus
2) Damask
3) Unharmonics
4) Damask - Ambient
5) Lucifer Rising - Percussive Return
Enjoy!!!!!!!!!!
Particularmente o JP não é dos meus preferidos e nem esse disco é tudo que se esperava ou se alardeou, mas há de se convir que é sim um disco histórico e marca uma época, aliás data uma época onde ele Jimmy Page e outros tantos seguiam o demônio e tinha o Alexter como a besta, o que acho uma puta de uma besteira.
Ainda era jovem e depois vi os resultados dessa empreitada em cada um que participou do tal satanismo pra mim idiota e superficial, porque quem conhece sabe que nem o AC e nem nenhum deles sequer riscou as portas do inferno mas induziram muitos jovens que os endeusavam a fazer coisas pavorosas em nome do tal demônio.
Demônio é o que cada um tem em sim qdo faz o mal (mau); demônio é estuprar crianças, matar idosos deixando-os morrer a míngua pra receber heranças; demônios somos nós qdo vemos tudo que é feito em nome de algum deus e ficamos inertes.
Demônio são filhos que depois de tudo que é feito por eles simplesmente matam seus pais....
Demônio é cada ser humano que louva o mau em detrimento do bem, ou acha que algo mau fará o bem e de graça, isso pra mim é uma pequena e minha definição disso e dessa época e o Carlos que já discutimos por opiniões diferentes que me perdoe de novo prq realmente esqueci de postar o trabalho que ele teve de arrumar as faixas pra me enviar e postar e só por isso sobe agora.
Abaixo, alguns dos emails que ele me enviou e achei desnecessário colar os meus, interessam os do autor.
Oi D.A.;
Tudo bem com você?
Aqui vão todos os arquivos da faixas do mais novo LP de Jimmy Page.
Um abraço.
C A R L O S
Oi D.A.,
Só vi agora o seu E-mail.
Não tenho as imagens do LP (copiei e colei as duas rapidamente quando lhe enviei).
Todas as faixas estão anexadas nos dois E-mails.
Como é novo e não é fácil encontrá-las disponibilizadas, se você quiser, poste-o para o pessoal.
Um abraço e bom final de semana.
C A R L O S
Oi D.A.;
E os arquivos com as faixas deste LP que lhe enviei? Você não vai postá-las??
Um abraço.
C A R L O S
Jimmy Page has just announced the release of Lucifer Rising and Other Sound Tracks for March 20, a date specifically chosen for its connection to the spring equinox.
This marks the first time ever that these tracks have been officially released. (Songs were apparently released in 1987, although the legality of that release is very much in question.)
"The title music, along with other musical pieces recorded at my home studio in the early Seventies, have been revisited, remixed and released for the first time," Page said. "This is a musical diary of avant-garde compositions and experiments, one of which was to appear on the film Lucifer Rising. The collection has been exhumed and is now ready for public release."
The album will be available a standard edition on heavyweight vinyl, as well as deluxe and signed deluxe editions.
You can get more information, as well as register for the deluxe pre-orders, at jimmypage.com.
Page was commissioned to write a soundtrack for Kenneth Anger's 1972 film Lucifer Rising, which went unused in the final version of the film. Page makes a cameo in the movie, staring at a portrait of Aleister Crowley while holding an Egyptian stele.
HOW TO BUY'Lucifer Rising and Other Sound Tracks' will be available exclusively from JimmyPage.com at 14:00 GMT (UK time) on Tuesday 20th March 2012.
As with Death Wish II, we anticipate a high volume of traffic to the website on release day and, while we shall provide additional hosting support, we appreciate your patience in advance if JimmyPage.com is slower than normal during this period.
Visit JimmyPage.com at 14:00 GMT on Tuesday 20th March 2012 to buy 'Lucifer Rising and Other Sound Tracks'.
SIGNED AND DELUXE EDITIONS
In addition to the standard release of 'Lucifer Rising and Other Sound Tracks' there will be a Deluxe edition of the album available, limited to just 418 copies. The Deluxe edition is distinguishable from the standard album by its subtle artwork variations and each copy is individually hand-numbered.
Jimmy Page has signed the first 93 copies of the Deluxe edition.
Lucifer Rising and Other Sound Tracks
Side One
1) Lucifer Rising - Main Track
Side Two
1) Incubus
2) Damask
3) Unharmonics
4) Damask - Ambient
5) Lucifer Rising - Percussive Return
Enjoy!!!!!!!!!!
1 de nov. de 2012
Peter Gabriel - So [25th Anniversary Deluxe Special Edition] 4CD's (2012)
Artist: Peter Gabriel
Title Of Album: So [25th Anniversary Deluxe Special Edition]
Year Of Release: 2012
Label: Real World Productions
Genre: Progressive Rock
Quality: FLAC (tracks+.cue,.log) | Mp3
Bitrate: Lossless | CBR 320 kbps
Total Time: 03:31:44
Total Size: 1,37 GB | 510 MB
WebSite: petergabriel.com
Tracklist:
CD1: So - 2012 (Remaster) (00:46:09)
1. Red Rain (2012 - Remaster) 05:39
2. Sledgehammer (2012 - Remaster) 05:13
3. Don't Give Up (2012 - Remaster) 06:34
4. That Voice Again (2012 - Remaster) 04:49
5. Mercy Street (2012 - Remaster) 06:17
6. Big Time (2012 - Remaster) 04:28
7. We Do What We're Told (Milgram's 37) (2012 - Remaster) 03:22
8. This Is The Picture (Excellent Birds) [2012 - Remaster] 04:20
9. In Your Eyes (2012 - Remaster) 05:26
CD2: Live In Athens 1987 (00:58:15)
1. This Is The Picture (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 05:56
2. San Jacinto (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 07:26
3. Shock The Monkey (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 06:44
4. Family Snapshot (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 04:36
5. Intruder (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 05:26
6. Games Without Frontiers (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 05:29
7. No Self Control (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 06:15
8. Mercy Street (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 09:15
9. The Family And The Fishing Net (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 07:06
CD3: Live In Athens 1987 (00:47:49)
1. Don't Give Up (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 08:15
2. Solsbury Hill (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 05:10
3. Lay Your Hands On Me (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 06:14
4. Sledgehammer (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 05:06
5. Here Comes The Flood (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 02:48
6. In Your Eyes (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 10:38
7. Biko (Live) [2012 - Remaster](Athens Live 1987 - CD) 09:36
CD4: So (DNA: The Evolution of the Songs from So) (00:59:31)
1. Red Rain (DNA -CD)
2. Sledgehammer (DNA-CD)
3. Don't Give Up (DNA-CD)
4. That Voice Again (DNA-CD)
5. Mercy Street (DNA-CD)
6. Big Time (DNA-CD)
7. We Do What We're Told (Milgram's 37) (DNA-CD]
8. This Is The Picture (Excellent Birds) (DNA-CD)
9. In Your Eyes (DNA-CD)
Part 01
Part 02
Part 03
Part 04
Enjoy and Happy Birthday!!!!!!!!!!!!!
30 de out. de 2012
Vasco Rossi "Il Mondo Che Vorrei" Live
O Cláudio é um desses doidos que tem a paciência de seguir e participar da vida dessa alcatéia e ainda por cima gostar deste lobo doido, que coisa não?
É caso pra psiquiatria eu acho,rs!!!
Mas neste fim de ano ele me enviou como sempre faz um de seus vídeos prediletos e sabedor do amor que tenho pela "velha bota" e por tudo que diz respeito a ela, envia este vídeo que posto abaixo de um cara que nunca ouvi falar ou pelo menos não me lembro de algo relativo a ele e sua história.
Mas qual não foi mais uma das minhas surpresas (não pelo bom gosto dele que conheço e é realmente fino) qdo ao ouvir o cara me pegar embalado de novo e querendo ouvir mais e mais.
Bom aí está uma cópia do email que ele me enviou e o áudio do show, pra quem gosta dos mesmos nem tente, agora pra quem gosta de se aventurar e conhecer coisas novas e boas é só seguir o som e ser feliz, valeu Cláudio, mais uma pra galeria desta alcateia de lobos doidos,rs.
Obs: Resolvi repostar este pela procura que existe e encontrar link caído é um saco mesmo....
"Caro dead
Abaixo um link de um show do Vasco Rossi em Bologna ( cidade da minha familia).Para mim o concerto é especial,pois acontece no
Estadio Dall'Ara,palco de muitas alegrias e tristezas futebolisticas que
vivem em minha memoria.
Estou passando este link para celebrar nossa amizade,iniciada em 2010.
Grande 2011 para vc e os seus!"La Noia Vasco live 2008 bologna
Vasco Rossi "sito ufficiale"
La "rivoluzione" di Vasco Rossi, iniziata a metà degli anni ‘80, continua ancora oggi che è diventato un mito, l’eroe autentico e unico capace di guadagnarsi la complicità di una straordinaria folla di fan ai suoi concerti. Decisamente controcorrente Vasco irrompe nel panorama musicale nell’epoca in cui era di moda la canzone impegnata politicamente e scompiglia lo scenario musicale stravolgendo gli schemi esistenti con dei riferimenti, nei testi, a temi del privato che fanno parte del tessuto sociale e che arrivano direttamente, come un pugno allo stomaco. Primo fra tutti in Italia a sostituire la chitarra acustica con quella elettrica, il suo linguaggio è il rock e la band il suo mezzo di espressione . PROVOCAUTORE i suoi testi sono polemici, provocatori e ironici. Raccontano le piccole e grandi esperienze di vita vissuta che nessun altro, all’infuori di lui riesce a comunicare con la stessa verità e autenticità. Non contengono "messaggi", ognuno vi s’identifica. Sfoghi che sgorgano spontanei dallo ‘stomaco’ e diventano poesia da cantare. Esattamente come succede ai suoi concerti che sono un’occasione sempre attesa dal suo popolo, non solo per incontrarsi ma anche e soprattutto per riconoscersi, festeggiare, sognare, amare, provare grandi emozioni e...stare meglio assieme ad un amico vero! Non a caso i suoi concerti richiamano sempre un numero enorme di fans, risultando poi talmente carichi di energia che il coinvolgimento risulta totale. Vasco è l’unica rockstar italiana. Vasco Rossi nasce a Zocca, in provincia di Modena, il 7/2/52 (segno zodiacale acquario) un paese di qualche migliaio di abitanti sull’appennino tosco emiliano, dove abita mamma Novella e dove si rifugia ogni tanto per incontrare i suoi amici d’infanzia. Figlio unico, suo papà Carlino, camionista, e mamma Novella sono molto uniti e non gli faranno mai mancare nulla (il nome Vasco in ricordo di un compagno di prigionia del padre). Nel 1979 papà Carlino muore quando Vasco muove i primissimi passi nella musica, un anno dopo la sua scomparsa scrive "Anima fragile". Le 145 canzoni che ha scritto per sé e pubblicato fino ad oggi lo raccontano meglio di tutto, perché nelle sue canzoni Vasco mette sempre le sue emozioni, le sue esperienze. Vasco "si racconta" e riesce sempre a creare un senso di identificazione in chi lo ascolta. Non a caso il suo popolo è composto di fans che crescono con lui e di giovanissimi che si riconoscono nelle sue canzoni. E la storia continua con ogni nuovo album e nei suoi concerti. Inimitabile e unica rockstar, la sua autenticità e la sua sconcertante sincerità ne fanno un personaggio "sempre scomodo", molto amato e allo stesso tempo sempre discusso.Fin da piccolo Vasco dimostra attitudine per la musica e vince a soli 9 anni un concorso canoro. A 14 anni arriva alla formazione del suo primo gruppo, i "Killer", poco dopo trasformati in "Little Boy". Iscritto dai genitori al collegio dei salesiani a Modena, tenta più volte la fuga finchè si trasferisce a Bologna, dove conclude gli studi di ragioneria e, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio per poi cambiare indirizzo e passare alla facoltà di Pedagogia (gli mancano pochi esami alla laurea). SOLO VASCO Nel 2008 esce il suo 15esimo album di inediti, "Il MONDO CHE VORREI" che rimane in classifica per oltre un anno e mezzo. L’album, realizzato a Los Angeles, si avvale della collaborazione del mitico Slash, alla chitarra nel brano "Gioca con me". Vasco ’08 in tour determina un nuovo record: doppi concerti e doppi sold out nei più grandi stadi. Tra questi, l’Olimpico a Roma, il Delle Alpi a Torino e S Siro a Milano. Il 21 giugno si esibisce al Parco San Giuliano di Venezia per l’ultima edizione dell’Heineken Jammin’ Festival. La richiesta di biglietti è tale da generare una seconda tranche di concerti nel mese di settemre ’08. A fine anno secondo i dati SIAE Vasco detiene il primato della musica dal vivo grazie al record di presenze registrato nelle 18 date del tour ’08.20 i dischi di platino per" Il mondo che vorrei" che nel marzo 2009 esce in Dvd – "Il mondo che vorrei Live"- e diventa poi il titolo del Concerto del 1 Maggio 2009, a Roma, cui Vasco partecipa esibendosi per oltre un’ora di concerto. A sorpresa interpreta ‘a modo suo’ una canzone degli anni ì60, "Un ragazzo di strada" dei Corvi che verrà inclusa, con altre rarità, nella raccolta "TRACKS 2, la raccolta composta di INEDITI e RARITA’ viene pubblicata nel novembre 2009 ed è subito successo con 400.000 copie solo nella prima settimana di vendite. La raccolta comprende 3 inediti: "Ad ogni costo" – "Sto pensando a te" e "Ho fatto un sogno". Tra le rarità, "Il tempo di morire", cover di Battisti, eseguita una sola volta durante un concerto al Mugello, "Sally" eseguita unplugged, chitarra e voce, "Un ragazzo di strada" e "Amico fragile". Nel Dvd tutto il concerto "Nessun pericolo per te" del 1996. La confezione per i fan include anche unricco album fotografico e diversi gadgets. Sono passati 30 anni dal suo primo album: "Che rappresentavo il nuovo me ne rendevo già conto all’inizio della storia ma non credevo di raggiungere questo livello di popolarità. Pensavo al massimo ad un successo di nicchia. Il filo rosso che lega tutte le mie canzoni sono io che sono ancora qui, vivo e vegeto. Il linguaggio musicale che ho sempre usato per esprimermi è il rock…oggi è soltanto eseguito meglio"Svelata la tracklist del nuovo dvd live di Vasco Rossi “Il mondo che vorrei live” e sarà la seguente: 1 Intro 2 Qui Si Fa La Storia 3 Cosa Importa A Me 4 Dimmelo Te 5 La Noia 6 Vieni Qui 7 Non Appari Mai 8 E Adesso Che Tocca A Me 9 Come Stai 10 Colpa Del Whisky 11 T’Immagini 12 Siamo Soli 13 Interludio 2008 14 Gioca Con Me 15 Medley 2008 16 Siamo Solo Noi 17 Sally 18 Rewind 19 Un Senso 20 C’e Chi Dice No 21 Gli Spari Sopra 22 Il Mondo Che Vorrei 23 Vivere 24 Medley Acustico 25 Vita Spericolata 26 Albachiara
Part 01 Part 02 Part 03
Obs: Baixe direto que o rapid já libera velocidade normal, se usar gerenciador fica nos 50 kbps e só.
Enjoy!!!!!!!!!!!
28 de out. de 2012
Ice "The Saga"
Fiquei curioso, prq só se acha a capa e alguns links (poucos sim) mas a história mesmo do disco quase nada, e como em muitos blogs a postagem é pra quem entende, fui atrás e pouco ou quase nada sobre eles consegui mas ainda assim achei valer a pena a postagem.
Eles tem um história legal que virá posteriormente, mas desse disco específicamente, aí está algo para quem como eu muitas vezes comprou bolachas pela capa.
Esse aqui veio do Zemoreira do Museo, onde passei pra dar umas voltas e já namorava fazia tempo; da última vez que fiz isso ele passou a dar os links só por email, espero que dessa ele fique mais na boa e não esquente afinal quem é dono de quê na blogosfera?
Abs ao Museo Rosenbach blog que tenho muito carinho, tanto consta dos meus preferidos.
Saga album by Ice was released Dec 21, 2007 on the Musea label.
Founded in 2001 by former musicians of the Dutch neo Progressive band MARYSON, ICE present its first opus in the form of an ambitious concept-album.
Released in 2005 on the Musea label, "The Saga" relates the story of people facing a new ice-age, remembering that their ancestors already had to go through this and discovering that there is a shelter... These rather short (Only one piece is over eight minutes) ten pieces show the multiple talents of experienced and inspired musicians.
Saga music CDs Their influences range from CAMEL to post-Peter Gabriel GENESIS, through PINK FLOYD (Especially the keyboards sounds), MARILLION or PALLAS of the "The Sentinel" period.
Saga songs Melodious, powerful and refined, this opus on the rocks includes brilliant guitar and keyboards parts.
Don't resist to the call of ices ! Saga CD music contains a single disc with 10 songs.
Line-up / Musicians
- Hein van den Broek / vocals
- Chris van Hoogdalem / guitars
- Henny van Mourik / bass
- Ardie Westdijk / keyboards, piano
- Rob Boshuijzen / drums, percussion
Tracks Listing
1. Strangelight (7:18)
2. Farewell (2:55)
3. The Trail (6:08)
4. Why Me (4:51)
5. Shining (7:01)
6. Setback (7:10)
7. Not Only Love (5:17)
8. The River (7:13)
9. No Choice (4:10)
10. This Battle (8:56)
Enjoy!!!!!!!!!!!!!
Eles tem um história legal que virá posteriormente, mas desse disco específicamente, aí está algo para quem como eu muitas vezes comprou bolachas pela capa.
Esse aqui veio do Zemoreira do Museo, onde passei pra dar umas voltas e já namorava fazia tempo; da última vez que fiz isso ele passou a dar os links só por email, espero que dessa ele fique mais na boa e não esquente afinal quem é dono de quê na blogosfera?
Abs ao Museo Rosenbach blog que tenho muito carinho, tanto consta dos meus preferidos.
Saga album by Ice was released Dec 21, 2007 on the Musea label.
Founded in 2001 by former musicians of the Dutch neo Progressive band MARYSON, ICE present its first opus in the form of an ambitious concept-album.
Released in 2005 on the Musea label, "The Saga" relates the story of people facing a new ice-age, remembering that their ancestors already had to go through this and discovering that there is a shelter... These rather short (Only one piece is over eight minutes) ten pieces show the multiple talents of experienced and inspired musicians.
Saga music CDs Their influences range from CAMEL to post-Peter Gabriel GENESIS, through PINK FLOYD (Especially the keyboards sounds), MARILLION or PALLAS of the "The Sentinel" period.
Saga songs Melodious, powerful and refined, this opus on the rocks includes brilliant guitar and keyboards parts.
Don't resist to the call of ices ! Saga CD music contains a single disc with 10 songs.
Line-up / Musicians
- Hein van den Broek / vocals
- Chris van Hoogdalem / guitars
- Henny van Mourik / bass
- Ardie Westdijk / keyboards, piano
- Rob Boshuijzen / drums, percussion
Tracks Listing
1. Strangelight (7:18)
2. Farewell (2:55)
3. The Trail (6:08)
4. Why Me (4:51)
5. Shining (7:01)
6. Setback (7:10)
7. Not Only Love (5:17)
8. The River (7:13)
9. No Choice (4:10)
10. This Battle (8:56)
Enjoy!!!!!!!!!!!!!
23 de out. de 2012
Warren Haynes Band The Moody Theater, Austin, TX (11/03/2011)
No comments
No works
No critical
He is now just above any level
He is the best
"For those who attended any concert on the Warren Haynes Band's tour in support of the brilliant Man in Motion, this three-disc package -- one DVD and two CDs -- is your keepsake.
The set features stretched-out versions of all but one track from that album performed live at Austin's Moody Theater in 2011.
In addition, his killer sextet offers readings of two tracks from Haynes' first solo album, Tales of Ordinary Madness, a new version of Gov't Mule's "Frozen Fear," and a host of great covers: from Sam Cooke's "A Change Is Gonna Come" and Jimi Hendrix's "Spanish Castle Magic" to Steely Dan's "Pretzel Logic." Haynes' live band is a crack outfit.
There is an augmented guest horn section on two cuts, and Ian McLagan plays guest keys on three.
The performance is kinetic, long, engaged, expertly played, and raw.
But as fine as these performances are, they highlight the vast differences between studio and live records.
The songs from Man in Motion were written as expressions of his life-long love of soul, early funk, and R&B-drenched blues, and reflect their profound influence on him as a musician.
They were also written with the great songs Haynes admired in mind: songs that were meant to be played on the radio.
They're beautifully constructed, hooky, catchy, and laced with fat grooves.
The grooves are still there and they're still fat on Live at the Moody Theater; only they're stretched -- with lots of guitar soloing, organ, and sax improvs -- to eight-, nine-, ten-, and even twelve-minute jams.
As a result, the craft in the MIM songs get a bit lost inside all that killer jamming.
That's not a complaint, it's reality.
Thankfully, the amazing backing vocals of Alecia Chakour (somebody should sign and record her) and Ron Holloway's tenor sax playing keep the soul in this mix.
The only real problem is the inclusion of "Soulshine"; it's on every live record Haynes has ever released. He should get over that tune -- everyone else has.
The DVD in the set, which offers a visual of the entire show and two bonus rehearsals for "Patchwork Quilt" and "Hattiesburg Hustle," reveal a band that still pulls out all the stops, playing with maximum emotion as well as skill.
If another high-quality live offering from Warren Haynes is what you seek, then Live at the Moody Theater will reward you abundantly. ~ Thom Jurek"
"Singer and guitarist Warren Haynes has served in some of the most devoted, generation-spanning live acts of all time—The Allman Brothers band, The Dead and Gov’t Mule. As a solo artist, Haynes has done pretty well for himself, too.
After the release of only his second solo studio album, Man in Motion, Haynes performed an epic live set in Austin, Texas full of old hits, new tracks, covers and special guest appearances. Couldn’t make it? No worries, Hayes is releasing a three-disc (two CDs and one DVD) package entitled Warren Haynes Band: Live At The Moody Theater, featuring an entire two-and-a-half-hour show via Stax/Concord Music Group on April 24.
Shot in HD and recorded in 5.1 audio, Live At The Moody Theater features Haynes with his band—Ron Johnson on bass, Terence Higgins on drums, Nigel Hall on keyboards, Ron Holloway on saxophone and Alecia Chakour on vocals—playing a wide range of music. With special guests including the Groove Line horns and The Faces’ Ian McLagan, the group delved deep into Haynes back catalogue and covered the likes of Jimi Hendrix’s “Spanish Castle Magic,” Steely Dan’s “Pretzel Logic” and Sam Cooke’s “A Change Is Gonna Come.”
If another high-quality live offering from Warren Haynes is what you seek, then Live at the Moody Theater will reward you abundantly. ~ Thom Jurek
A stunning live concert, recorded in November 2011 at the Moody Theater in Austin, TX, captured in dazzling High Definition state-of-the-art video and 5.1 audio.
Features songs from Haynes' 2011 Grammy-nominated hit album "Man in Motion," as well as sensational covers including Sam Cooke's "A Change is Gonna Come" and many more.
Includes special guests Ian McLagan (Small Faces) and the Grooveline Horns."
Recording information: The Moody Theater, Austin, TX (11/03/2011).
Photographer: Scott Newton.
Personnel:
Warren Haynes (vocals, guitar);
Nigel Hall (vocals, keyboards);
Alecia Chakour (vocals);
Ron Holloway (tenor saxophone);
Terence Higgins (drums).
Live At The Moody Theater
Set 1:
1. Intro
2. Man In Motion
3. River’s Gonna Rise
4. Sick Of My Shadow
5. A Friend To You
6. On A Real Lonely Night
7. Power & The Glory
8. Invisible
Set 2:
1. Take A Bullet
2. Hattiesburg Hustle
3. Everyday Will Be Like A Holiday
4. Frozen Fear
5. Dreaming The Same Dream
6. Pretzel Logic
7. Fire In The Kitchen
8. A Change Is Gonna Come
9. Spanish Castle Magic
10. WHB Intro
11. Tear Me Down
Encore:
1. Your Wildest Dreams
2. Soulshine
Bonus Tracks:
1. Patchwork Quilt (Soundcheck)
2. Hattiesburg Hustle (Rehearsal)
Enjoy!!!!!!!! or Enjoy too!!!!!!!
No works
No critical
He is now just above any level
He is the best
"For those who attended any concert on the Warren Haynes Band's tour in support of the brilliant Man in Motion, this three-disc package -- one DVD and two CDs -- is your keepsake.
The set features stretched-out versions of all but one track from that album performed live at Austin's Moody Theater in 2011.
In addition, his killer sextet offers readings of two tracks from Haynes' first solo album, Tales of Ordinary Madness, a new version of Gov't Mule's "Frozen Fear," and a host of great covers: from Sam Cooke's "A Change Is Gonna Come" and Jimi Hendrix's "Spanish Castle Magic" to Steely Dan's "Pretzel Logic." Haynes' live band is a crack outfit.
There is an augmented guest horn section on two cuts, and Ian McLagan plays guest keys on three.
The performance is kinetic, long, engaged, expertly played, and raw.
But as fine as these performances are, they highlight the vast differences between studio and live records.
The songs from Man in Motion were written as expressions of his life-long love of soul, early funk, and R&B-drenched blues, and reflect their profound influence on him as a musician.
They were also written with the great songs Haynes admired in mind: songs that were meant to be played on the radio.
They're beautifully constructed, hooky, catchy, and laced with fat grooves.
The grooves are still there and they're still fat on Live at the Moody Theater; only they're stretched -- with lots of guitar soloing, organ, and sax improvs -- to eight-, nine-, ten-, and even twelve-minute jams.
As a result, the craft in the MIM songs get a bit lost inside all that killer jamming.
That's not a complaint, it's reality.
Thankfully, the amazing backing vocals of Alecia Chakour (somebody should sign and record her) and Ron Holloway's tenor sax playing keep the soul in this mix.
The only real problem is the inclusion of "Soulshine"; it's on every live record Haynes has ever released. He should get over that tune -- everyone else has.
The DVD in the set, which offers a visual of the entire show and two bonus rehearsals for "Patchwork Quilt" and "Hattiesburg Hustle," reveal a band that still pulls out all the stops, playing with maximum emotion as well as skill.
If another high-quality live offering from Warren Haynes is what you seek, then Live at the Moody Theater will reward you abundantly. ~ Thom Jurek"
"Singer and guitarist Warren Haynes has served in some of the most devoted, generation-spanning live acts of all time—The Allman Brothers band, The Dead and Gov’t Mule. As a solo artist, Haynes has done pretty well for himself, too.
After the release of only his second solo studio album, Man in Motion, Haynes performed an epic live set in Austin, Texas full of old hits, new tracks, covers and special guest appearances. Couldn’t make it? No worries, Hayes is releasing a three-disc (two CDs and one DVD) package entitled Warren Haynes Band: Live At The Moody Theater, featuring an entire two-and-a-half-hour show via Stax/Concord Music Group on April 24.
Shot in HD and recorded in 5.1 audio, Live At The Moody Theater features Haynes with his band—Ron Johnson on bass, Terence Higgins on drums, Nigel Hall on keyboards, Ron Holloway on saxophone and Alecia Chakour on vocals—playing a wide range of music. With special guests including the Groove Line horns and The Faces’ Ian McLagan, the group delved deep into Haynes back catalogue and covered the likes of Jimi Hendrix’s “Spanish Castle Magic,” Steely Dan’s “Pretzel Logic” and Sam Cooke’s “A Change Is Gonna Come.”
If another high-quality live offering from Warren Haynes is what you seek, then Live at the Moody Theater will reward you abundantly. ~ Thom Jurek
A stunning live concert, recorded in November 2011 at the Moody Theater in Austin, TX, captured in dazzling High Definition state-of-the-art video and 5.1 audio.
Features songs from Haynes' 2011 Grammy-nominated hit album "Man in Motion," as well as sensational covers including Sam Cooke's "A Change is Gonna Come" and many more.
Includes special guests Ian McLagan (Small Faces) and the Grooveline Horns."
Recording information: The Moody Theater, Austin, TX (11/03/2011).
Photographer: Scott Newton.
Personnel:
Warren Haynes (vocals, guitar);
Nigel Hall (vocals, keyboards);
Alecia Chakour (vocals);
Ron Holloway (tenor saxophone);
Terence Higgins (drums).
Live At The Moody Theater
Set 1:
1. Intro
2. Man In Motion
3. River’s Gonna Rise
4. Sick Of My Shadow
5. A Friend To You
6. On A Real Lonely Night
7. Power & The Glory
8. Invisible
Set 2:
1. Take A Bullet
2. Hattiesburg Hustle
3. Everyday Will Be Like A Holiday
4. Frozen Fear
5. Dreaming The Same Dream
6. Pretzel Logic
7. Fire In The Kitchen
8. A Change Is Gonna Come
9. Spanish Castle Magic
10. WHB Intro
11. Tear Me Down
Encore:
1. Your Wildest Dreams
2. Soulshine
Bonus Tracks:
1. Patchwork Quilt (Soundcheck)
2. Hattiesburg Hustle (Rehearsal)
Enjoy!!!!!!!! or Enjoy too!!!!!!!
Assinar:
Postagens (Atom)