15 de abr. de 2013

Neil on Impression "For a New.....,The Perfect Tango e L'Oceano delle onde che restano per sempre" By Lucy

Trocando emails a Lucy me aparece com essa curiosidade "italiana ainda por cima" e acharia mesmo que eu iria ficar quieto?

Só assim pra botar ela pra ralar aqui na alcatéia pra nós,rs!!!!!!!

Mas valeu a pena, uma bela obra, uma bela banda e claro uma bela idéia, adoro ideías e as acolho sempre que posso prq assim se perpetuam as coisas como ela mesmo diz.

Grato Lucy e já que dia 14 esse lobo estepario completou mais um século ficou como presente, aliás sempre é um presente abrir a janela e olhar nossa alcatéia por aqui divulgando o que se consegue e o que conseguimos.

Enjoy!!!!!!!!!!

"Neil on Impression é uma banda italiana da cidade de Forlì (região Emilia-Romagna, cuja capital é Bolonha), no norte do país. Fazem post-rock ou rock instrumental, como queiram, mas vejam na entrevista abaixo como eles mesmos se definem (são 8 músicos) nas palavras de um dos guitarristas, Bianco.
O progarchives fala o seguinte sobre o som deles: "Their music is very guitar based, and doesn't tend to drop into ambient, or more darker moods. Instead, it's much busier than the otherwise simple style of post-rock, with dynamic piano and strings backing the clean guitar arpeggios and leads. The music is driving and usually full of energy, with math rock-yesque drumming, and very unorthodox epic climaxes, which separates this group from the so-called 'eits wannabe's'. Recommended to fans of the more straight forward post-rock groups like Mogwai, The Pirate Ship quintet and Followed By Ghosts".
"Pelo que eu pesquisei, os três discos do NOI estão esgotados (sold out and out of print) nos respectivos selos.
Só o mais recente ainda tem link pra baixar free na Denovali Records, o que foi o Dead que descobriu quando eu enviei a discografia em streaming -- e ele foi atrás de tudo, claro, eu só arrumei e subi de novo pra vocês.
O segundo disco ainda rola novo (em CD ou mp3) na Amazon.
Agora aquele vinil bonito e tal, só quem descobre a tempo, porque na maioria das vezes são 500 cópias e até o 2nd pressing sai rápido.

Trabalho de formiga de selos europeus alternativos fazendo as bolachas e, depois, dos pequenos blogs da vida, que divulgam e perpetuam, e foi onde eu descobri essa pequena jóia italiana."

Discografia
For a New Grammar of Feelings (2003)
1. Anie sleeps
2. Prague
3. Reflection means distance
4. Ode to bigriver
5. Trains and falling stars
6. 13 views of an embrace
7. A feather
8. Through Cape Canaveral
The Perfect Tango (2006)
1. Stars paint the forest gold
2. Like hippos swimming to the moon
3. The silent glance of Andromeda
4. The perfect tango
L'Oceano Delle Onde Che Restano Onde Per Sempre (2008)
1. Irlanda
2. Barone
3. Il faro e la balena
4. Il giardino dei riflessi
5. Glarontrlkla
6. Centimetri davanti all'orizzonte
7. I deserti si muovono
8. Nella tempesta di aquiloni
9. L'esercito di carta muove a oriente
10. La città del possibile
11. Perde pezzi di sé
12. Parata per quattro addii
ENTREVISTA EM ITALIANO, 2008 NEIL ON IMPRESSION E LA GRAMMATICA DEI NUOVI SENTIMENTI

Anche se di martedi, pubblico una nuova intervista ad un gruppo a cui sono molto affezionato: i NEIL ON IMPRESSION. Originari di Bologna, hanno da poco suonato da Milano prima data di un interessante tour che li ha portati in Spagna. Alle domande mi ha risposto Bianco, uno dei due chitarristi.
Qui potete aprire il loro MySpace ascoltandovi i loro emozionanti pezzi e qui potete dare un occhio al loro sito che racchiude informazioni utili su di loro!

Come di rito, partiamo con una breve descrizione del gruppo: chi siete? Che fate? Cosa suonate?

Dunque, siamo NEIL ON IMPRESSION, band strumentale a 8 elementi.
Suoniamo rock, per non dover dire questo o quel genere.
Diciamo che amiamo le cosiddette ‘suite’ o ‘narrazioni’ strumentali con un’impostazione rock un po’ atipica e con l’aggiunta di un pianoforte sempre molto prensente, volino,violoncello e fiati. La cosa migliore per capire è, come sempre, ascoltare e farsi un’idea propria.

Per dare le solite etichette, come descrivereste il vostro genere?

Vedi la risposta sopra, chi dice post rock, chi dice semplicemente rock strumentale, chi dice sperimentale.

La verità è che a noi non interessa, noi cerchiamo soltanto di fare musica che abbia un senso per noi, e comunichi qualcosa di emozionante (e possibilmente elegante) a chi ascolta.

Io ormai mi reputo un vostro “fan storico” e sono sempre rimasto molto colpito dal vostro modo “sinfonico” di intendere la musica e soprattutto dall’idea della vostra musica descrittiva.. ci parlate un po’ dei vostri diversi album che appunto sono tutti delle specie di colonne sonore di momenti e scene: come ci siete arrivati, cosa vuole rappresentare ciascun disco..

I dischi finora sono 3, se consideriamo l’ultimo come ‘doppio’ possiamo dire 4. Nessuno aveva un intento meramente ‘descrittivo’.

Come ogni cosa che abbia come destinazione principale una ‘comunicazione’, una ‘interpretazione’, è importante cercare di evocare, scolpire ma anche dare vita a percorsi possibili, suggestionare senza dare esattamente le coordinate del viaggio.

Il primo lavoro era nato dall’idea e dalle riflessioni sull’attendere, appunto, un’interpretazione e le possibilità di completamento di significato che stanno in quest’attesa.

Per questo abbiamo pensato a una ‘nuova grammatica dei sentimenti’: interpretare un brano strumentale, farsene emozionare, porta necessariamente a pensare a come ciò modifica i propri, di sentimenti.
‘The perfect tango’ era un lavoro più o meno a tema con alcune tematiche care a Bertolucci e sullo sfondo di Parigi abbiamo pensato a un concept album con temi intrecciati tra la danza, la morte, la rinascita e la città come percorso di vita, il perdersi e il ritrovarsi come metafore di questo labirinto.

Per il nuovo, che uscirà a breve, ancora è tutto top secret…

Passiamo ora all’ultimo disco, anzi.. agli ultimi dischi! perchè in realtà avete fatto uscire due dischi dove all’interno, collegandoci alla domanda di prima, si trova solo il “racconto” del disco. Poi sono diversissimi tra loro!! Come mai questa scelta?

Come dicevo sopra, ancora alcuni dettagli sono in allestimento, ma l’idea è quella, riuscire a cambiare un po’ il modo di raccontare: creare una sorta di ‘disco delle parole mancanti’ che accompagni come lettura, suggestione, idea, evocazione di pensieri, l’ascolto dei due diversi percorsi dei dischi. Molte immagini, molte parole, per ora dico solo questo.

Siete tornati da poco dal tour.. com’è andato?

Direi bene, posti particolari, esperienza in cantiere e diverse cose positive.
Come al solito per noi è sempre strano suonare i pezzi subito dopo le registrazioni, perchè poi eravamo senza archi e questa cosa toglie molto ai brani.

La Spagna è particolare, passi dal grande entusiasmo di alcuni posti all’apparente indifferenza di altri, ma in molti casi è solo perchè da zona a zona della Spagna cambia molto il modo di relazionarsi delle persone, penso alla differenza tra la Galizia e la Catalogna, ad esempio..

Ma in definitiva direi che c’è stato apprezzamento e anche modo da parte nostra di prendere coscienza di alcuni dettagli degli arrangiamenti dei pezzi.

Progetti futuri? Novità? Frasi ad effetto?

Per ora, relax, poi c’è in cantiere qualche split e forse un tour da qualche parte molto lontano l’anno prossimo, ma c’è tempo. Intanto curiamo l’uscita di questo disco che per noi è importantissimo.

E poi io e Ale ci dedicheremo un po’ anche ai Raein con cui abbiamo registrazione e tour islandese a fine agosto da preparare.
Fonte: Veryoungtalent
CRÍTICA DO DISCO "L'OCEANO...", 2009

Rating: 4.5 superb

Review Summary: First-rate instrumental rock

Neil on Impression is an italian post-rock outfit consisting of:
Alessio (guitar), Ando (keyboards, piano) Matteo (bass), Paride (trumpet, synthesizers), Riccardo (drums), Riccardo (guitar) and Sara (violin).

L'oceano Delle Onde Che Restano Onde Per Sempre is the group's third release; a double-sided disc, it consists of twelve tracks in all.

Within post-rock, there are many different niches.

There are bands like This Will Destroy You, Explosions in the Sky and Saxon Shore, who play very accessible and formulaic post-rock.

Then there are groups like Godspeed You!, Black Emperor and the Ascent of Everest, who are much less concise in their pieces, given to egotistical dawdling and samples of philosophical speeches (which I personally enjoy).

The Samuel Jackson Five exemplify another brand, prone to unique instrumentation and melodic and harmonic treatment. I could go on all day listing other styles, aggressive or electronic ones.

Neil on Impression are a group unique to my ears, most similar to Jaga Jazzist if a comparison is necessary. Listening to L'oceano Delle Onde Che Restano Onde Per Sempre feels more like listening to a James Horner soundtrack then a rock band.

Not to say that Neil on Impression are not a rock band, as distorted guitars and rock drums can be found throughout the album.

My point is, Neil on Impression have a rare level of fluidity in their music.

Whether owing to the scope of instruments they incorporate or perhaps simply their songwriting talent judge for yourself.

Opener “Irlanda” is a working example of their ability.

The way the drums change from section to section is so subtle and precise you barely notice them as a unit of their own.

Similarly the guitar and strings complement each other exactly, so finely they feel like as one being.

Even the progressions and modulations from key to key feel as natural as breathing. It isn’t end-of-the-world glorious, but it’s in stark contrast to the typical (albeit often satisfying) record where pretty guitar melodies float above robot drumming, accompanied by the occasional violin counterpoint etc.

“Il Faro E La Barena” is another shining example of how together Neil on Impressions’ music is.

The thick chords and harmonies ebb and flow without error.

Each note sounds gloriously and perfectly alive, intimately connected to the one beside it.

This beautiful song segues into “Il Giardino Dei Riflessi”, which begins with a palm muted ostinato guitar riff interrupted by offbeat piano chords.

The song travels from its syncopated beginning into a moody atmospheric section, led by a brooding violin melody, finishing far away from its rhythmic beginning.

There are several transitional tracks on the album, the aforesaid “Il Faro E La Barena” being one. “Glarontrlkla” is another, featuring guitar, trumpet, accordion, saxophone, and glockenspiel.

Repeating the same two chords for its entire two minute duration, the previously stated instruments collaborate for a shimmering and peaceful break.

Then there are the eight other tracks on the record over five minutes long.

“Eserciti Di Carta Volgono A Oriente” delivers conventional satisfaction with a fresh and beautiful climax. “Parata Per Quatro Addi”, closer to the second side, goes through several stages, ending darkly on a tumultuous phrase. “La Citta Del Possible” includes a spoken-word bit.

Neil on Impression make what I call music.

They don’t discriminately choose from a select set of chord progressions known to induce shivering or fluttery stomachs.

They don’t play violins because it’s cool.

Whether it’s piano or drum set, each instrument flows delicately in and out of each piece, benefiting the song rather then pulling attention toward itself.

The musical organism that is each track on this record exists from start to finish.

It is one of those albums that was made to be viewed as an album, but not to the chagrin of the individual tracks.

L'oceano Delle onde che Restano onde per Sempre is an album sure to win the heart of any instrumental music fan, and NoI by extension are deserving of spotlight attention: leaps and bounds ahead of so many bands that keep remaking the same flawed record.

Fonte: Sputnik Music
UM FRAGMENTO DO SITE DA BANDA

(Tem mais se você clicar nos papéis amassados que eles deixaram pelo cybercaminho...)

Ho camminato a lungo in un deserto senza nome.
Il mio corpo è provato, non potrò andare avanti ancora per molto.
E all’improvviso, nella processione dei volti di sabbia che vedo passare per la millesima volta, mi appari tu.
Provo a parlarti ma nessun suono esce dalla mia bocca, arida come il deserto che sto combattendo. Ho aspettato tanto questo incontro, e ora non riesco a pronunciare nessun suono.
Ma quando sono sul punto di gridare, un grido sordo che sentirò solo nel mio cervello, le parole che non riesco a dirti ti circondano, come un vento, una danza di sabbia che ci avvolge e ci stringe l’uno all’altro.
Non abbiamo più bisogno di camminare, questo vento ci porterà oltre l’orizzonte, in un luogo dove non siamo mai stati, ma che conosciamo benissimo.

Andei muito tempo por um deserto sem nome.
Meu corpo é posto à prova, não posso continuar por muito mais tempo.
E de repente, na procissão de rostos de areia que vejo passar pela milésima vez, você aparece para mim.
Eu tento falar, mas nenhum som sai da minha boca, seca como o deserto com que estou lutando.  Esperei tanto tempo por este encontro e agora não consigo pronunciar qualquer som.
Mas quando estou prestes a gritar, um grito  surdo que ecoa apenas no meu cérebro, as palavras que eu não consigo te dizer te envolvem como um vento, uma dança de areia que nos rodeia e nos liga um ao outro.
Não precisamos mais caminhar, o vento vai nos levar além do horizonte, para um lugar onde nunca estivemos, mas que conhecemos muito bem.
Neil on Impression

Site | Myspace

Buon ascolto. :)

12 de abr. de 2013

King Crimson " March For No Reason " Chesterfield, Victoria Ballroom Jazz Club, Sept 7, 1969 (bootleg it.)

Quando falo sobre exclusividades e discos que chegaram até minhas mãos por acaso, por amizade ou por ossos do ofício, sinto que alguns destilam seu fel tentando desmerecer o que digo ou não crendo mesmo o que é o direito de cada um.

Isto não é um julgamento e não estou me defendendo!!!!

Só quero deixar bem claro que prefiro encontrar aonde sei, capas com qualidade do trabalho que vou postar, e tb prq nunca tive material suficiente para ripar, converter, printar e etc, a única coisa que tive era um celerom com xp em 2008 e depois ganhei de uma então amiga o pc que me acompanha.

Este já veio com defeitos e era daquelas uniões pra desovar material e os trouxas como eu que não tem grana acabam comprando e depois não tem suporte, os caras da empresa não sabem prq não funciona e tão se lixando e daí em diante desisti e fui me virando buscando principalmente do Sara Evil e do Poucosiso explicações pra os problemas apresentados e até aqui venho me virando.
Até os primeiros backups que fiz perdi de 14/8 discos prq o meu gravador lg era um leitor condenado pela hp dos eua e qdo encontrado deveria ser imediatamente trocado, fato não aceito pela hp brazuca, o que é bem característico do país da vantagem não?

Mesmo perdidos, aprendi usar programas pra recuperar discos de dados mas havia gravado com um programa não tão confiável pra segurar um leitor defeituoso, e um hd idem, mas usando 4 ou 5 tipos de recuperadores consegui salvar uma parte do acervo baixado da net que era minha primeira vontade recuperar os discos que perdi durante minhas vidas lupinas.

Aliás foi só por isso que busquei ajuda num blog e depois fui convidado a postar lá o que tinha e assim foi por um ano até que percebi que tudo era permitido aos amigos do rei e como não gosto de baixaria e putaria mesmo, mexendo com religião, cor e time pedi um simples afastamento onde "dono" fechou as portas pra mim e ainda declamava em seu chat qdo perguntavam por mim que eu resolvi sair sem mais nem menos!!!!

Melhor assim, segui meu caminho e me dediquei ao que gosto que é música e amizades e claro que decepcionei alguns e tb fui frustrado por outros, mas mesmo assim tem valido muito tudo e nem sei como esse blog ainda tá ativo de tanta citação, retirada de posts e delações anônimas; mas ainda no ar.
Tudo isso pra atualizar alguns, situar outros e mostrar o que é qdo falo que tenho tal produto original.

Este disco que posto achei numa banca de camelô no centro da cidade de sp, e como fã do Greg Lake e dessa fase do KG paguei 10 paus e só percebi o que tinha à mão qdo na alcatéia li com calma todos os detalhes e de lá pra cá tenho procurado algo sobre esse trabalho e até onde sei se não for a primeira é uma das primeiras gravações não autorizadas e que leva na impressão italiana do cd o título de bootleg.

Neste site  ,somente um de vários existem mais de 1500 páginas e não fui ver se todas estão cheias, mas só a primeira te dá uma idéia da discografia da banda e do chato do Fripp.

Sim, não gosto e nem nunca gostei dele, aproveitador, usa os outros de escada e sempre fica na mão prq quem ele usa é gênio e percebe logo o próprio valor e sai pra montar um ELP, carreira solo ou compor óperas.

Exemplos?

Greg Lake
John Wetton
Keith Tipped

Só pra citar alguns, não dizendo que ele é ruim no que faz, ao contrário é excelente mas seu caráter é bem duvidoso ao ponto do Lizard ter sido roubado do Keith  (totalmente pronto e composto por ele inclusive o nome) qdo pronto pra masterizar e se ele quisesse aparecer deixou que entrasse pra discografia do King Crimsom; ou o Tree a Perfect Pair tb ter sido quase todo bolado pelos outros componentes e levar o nome do KG.

Mas a história se repetiu e até no Red a capa é uma cópia escrachada da idéia dessa capa, embrião inicial que até onde sei foi do Lake e Giles e por isso ele aparece na foto acima e o Fripp abaixo.
Mas com tudo isso quero dizer que não gosto de King Crimson?

Não!!!!!! de forma alguma, adoro uma parte.

Que sou tão chato como os críticos profissionais que tanto pego no pé, os chamados "puristas"?

Não, mas recontar uma história que vai se perdendo e vão surgindo mitos e lendas e a verdade....bem a verdade é a primeira a morrer numa guerra e principalmente qdo for uma guerra de egos e vaidades.

Gosto demais do "In the Court...", "Epitaph", "Awake...", "Lizard", "Tree a perfect.."e "Red"; daí pra frente ou nos bootlegs existentes no meio tem um sobe e desce maior que aquelas montanhas russas monstruosas, obras maravilhosas misturadas à sonoridades medíocres e etc.

Não respeito o Fripp?

Não, mas não dá pra tirar o mérito que ele tem de ter e dar continuidade em sua carreira e com isso ter seu nome marcado na história da música mundial e não vai ser esse lobo estepario e vagabundo que nunca vai tocar como ele que vai mudar isso.

Só que pelo menos como cada um que aqui vem, até os covardes anônimos, podem expressar suas opiniões só exerci o meu direito de contar um pouco da história que conheço e trago com prazer de volta a nossa alcatéia esse bootleg italiano de 1969, com qualidade de áudio sofrível sim pois é totalmente original e aquela época seria muito difícil em 4 ou 8 canais modificar alguma coisa depois de gravado ou chupado de uma mesa de som pior ainda o que era uma prática ainda em fase inicial.
In November 1968, Giles, Giles and Fripp decided to change their musical style and change some of their personnel.

The personnel they ended up with were all musicially capable, although none had been in a big name band previously.
 King Crimson, a progressive rock band that started in England in the late 1960s. The original band only lasted just less than a year.  Their unique sound, instrumentation (including mellotron), songs, singer, ... instantly made them recoginzable.  While the original band only made one studio album before breaking up, That album is well worth checking out.  And for the completist, the 4CD set, Epitaph, contains BBC radio performances as well as some partial shows, and some fairly complete shows. Proof that the sound they were creating in the studio, they were able to create on stage as well. Greg Lake, went on to join Emerson, Lake and Palmer, which became hughly successful.  While Greg Lake did provide some vocals for the second King Crimson album In The Wake Of Poseidon, his decision to leave the band was made after discussions with Keith Emerson (of Nice) at their recent Fillmore West shows. Ian McDonald, went on to join Foreigner, which also became a major commercial success.
Robert Fripp kept the name of King Crimson, and with a changing group of personnel and musical styles, continues to perform as King Crimson (as well as League of Gentlemen, League of Crafty Guitarists, Robert Fripp, ...)

Obs: Esta foi uma única observação encontrada na net sobre essa época e abaixo sobre o trabalho, que deixei assim mesmo, pra se notar como não há muito ou quase nada sobre ele, se é bom?
É o início de tudo, e pra mim é o que importa, uma raridade, datada, histórica e com uma qualidade musical (não sonora heim repito!) absurda sendo uma molecada fazendo ao vivo o que fariam depois em 03 lps fantásticos em estúdio.

O proprietário desse belíssimo site descreve suas dúvidas sobre esse trabalho, dizendo que nesse dia seria folga do pessoal e a data seria 08 de agosto e ele ainda aceita ajuda pra atualizar seus dados.
Vou pedir pro meu intérprete internacional o ZM pra entrar em contato e mostrar pra ele dados que talvez ele não tenha.

A minha cópia como vcs podem notar tem até um carimbo rosa escrito em italiano "siae - società italiana degli autori ed editori"

Leiam abaixo o que ele comenta sobre o disco:

I have seen a show that is sometimes listed as September 11, 1969 (or November 7) Victoria Ballroom, Chesterfield.

If this is the Chesterfield show, it was September 7, 1969.

If not, ... The copy of the tour bookings included with the Epitaph box set, shows that September 11, 1969 as being a free day. It also shows that the band was on tour in America November 7, 1969.

I have seen the Plumpton Festival incorrectly listed as September 8, 1969.

The copy of the article in the Epitaph box set mentions the show is August 9, 1969.

I have also seen a listing for 1969 studio jams, and hopefully I will be able to get a copy some day and figure out if it is just BBC material, or something even more interesting.
http://www.chromeoxide.com/sitemap.htm

PERSONNEL: January 13, 1969 - December 16, 1969
       

Robert Fripp - guitar
       

Ian McDonald - woodwind, keyboards, mellotron, vocals (Foreigner)
       

Greg Lake - bass, lead vocals (Emerson, Lake and Palmer)
       

Michael Giles - drums, percussion, vocals
Peter Sinfield - words and illumination    
LIVE SHOW: September 7, 1969 Jazz Club, Chesterfield (audience recording)
(a4)    21st Century Schizoid Man
(a4)    Drop In
(a4)    Epitaph
(a4)    Get Thy Bearings Back
(a4)    Mantra
(a4)    Travel Weary Capricorn
(a4)    Improv
(a4)    Mars
        I Talk To The Wind
        The Court Of The Crimson King


Podem notar pela capa acima que são dois discos, com 06 e 07 músicas e é isso que está aqui postado e se o boot é italiano...

Gustare!!!!!!!!!!!!!!

Comentários:
  1. Dead, demais... Obrigado cara.
    Gosto demais de King Crimson, mas nunca havia notado que Fripp realmente é meio estranho...
    Meu disco e formação preferido é:
    King Crimson - 1974 Starless and Bible Black

    David Cross – Violino, viola e teclados
    Robert Fripp – Guitarra, Mellotron
    John Wetton – Baixo e vocal
    William Bruford – Bateria e percussão

    Tenho um show ao vivo na Argentina que em breve postarei.

    Um grande abraço
    ResponderExcluir
  2.  
  3.  
  4. Ueba consegui acertar uma,rs
    Grato pelo carinho, e o Fripp não é meio é totalmente estranho, tenho um deles que ele fica o tempo todo nocanto do palco escondido e sentado atrás das caixas!!!!!
    Meio?
    O cara é xarope e não aparece e nem luz deixa acender onde está?
    Ah é muita frescura, mas que sabe tocar isso ng discute, só acho ele meio assim sabe?
    rs
    Sarou?
    Enjoy!!!!!!!!!!!!
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  5. Anônimo8:01 PM
    Fala Dead.

    Ouvi todos do King Crimsom (os que tenho)... Esta banda é boa demais. Se Fripp era o Maestro, ou Mentor intelectual, não sei, mas o cara inventou um negócio que chama Frippertronic que dá a guitarra a capacidade de gerar sons de sintetizadores e, de certa forma, inovou. Não sei nada da vida pessoal dele, mas me parece que o cara tem seus méritos... Assim como Ritchie Blackmore aprontava as suas no Deep Purple (e eu acho ele muito babaca), Fripp devia fazer as suas no King Crimson... Mas deixou seu legado!
    É, ele é meio assim... hehehe

    Cara, já estou de pé e dando umas voltas por aí.

    E mais uma vez, dialogar e ouvir, vc, Gustavo (ondas), Luciano, Ricardo, Carlos Anc, lá no buteco, deveríamos fazer um Podcast... Taí uma idéia...

    abs meu velho e vamso em frente

    Valvulado (anõnimo por estar em computador alheio)
    ResponderExcluir
  6. Fala Dead, Fala Valvulado!
    Valvulado, boa recuperação, fico feliz em saber.
    Gostei da ideia, via RSS, os comentários são divulgados em tempo real e a divulgação através dos Blogs parceiros, iria criar uma bela comunidade.
    Embora ainda não tenha aprendido a apreciar toda obra do King Crimson, conheci o trabalho deles através do álbum In the Court of the Crimson King. Foi um dos primeiros CD's que adquiri e gosto muito. Nesta época, muitos selos sequer se davam ao trabalho de digitalizar decentemente o material, o que resultava num CD repleto da chiadeira comum nas fitas cassete. Lembram? Os primeiros CD's chegavam com aquelas letrinhas AAD,ADD, DDD. O mesmo acontece hoje, com edições em Blu-Ray que nada mais são que conversões à partir de um DVD. No começo é assim mesmo.
    Ao ouvir os demais álbuns, talvez por esperar por algo do estilo do primeiro álbum, me desapontei.
    Gostaria de conhecer a opinião de Dead e Ancient sobre seu ponto de vista sobre Robert Fripp, o qual achei justo, pois é mais imparcial e leva em conta a qualidade técnica do artista sem o peso da conduta pessoal, mas aconselho você a usar um colete ou armadura. Agora que escrevi isso, estou com o meu, rs.
    Abraços a todos!
    ResponderExcluir
  7. Pois é, estou aguardando ansiosamente a resposta... e tb com um pouco de medo (hehehe). O Dead sempre traz umas informações que só ele tem. E acho interessante este lance de ir além... Em outras discussões sobre Pink Floyd (que entendo um pouquinho), o Dead deu uma aula de doutorado sobre o assunto, sempre citando datas, nomes, cidades, shows, álbuns e o KRLH a 4.
    Abs
    Valvulado
    ResponderExcluir
  8. Ricardo e V2 seus provocadores do k..., acho que exprimi meus sentimentos sobre o cara no post mas nãovou e nem tenho condições pra isso negar que ele é sim um puta músico, ele é o chamado gênio sim, as vezes faz cada puta cagada como todos os gênios e as vezes é óbvio genialidades.
    MAs vamos comparar: o Axl Rose tem o qi comparado ao do Einstein apesar de usarmos mais hoje o QE e QI não caiu em desuso para mensurar a inteligência de alguém e até de animais,rs.
    Peguem a história do Axl e vejam no que deu, eu particularmente gostei sim do inicio da banda, curtia sim o Welcome to the Jungle mas.....pufffff deu xabu prq não eram fogos caramuru!!!!! (vixe viajei feio agora,rs).
    O Fripp pelo que acompanho e tenho dele, parou de ter ou fazer coisas boas no In The Court... e não adianta, foi o melhor trabalho de sua extensa carreira e se tivesse parado ali seria reverenciado pelo resto da vida, mas não, cismou em fazer mais e aí?
    Bem o Greg Lake o deixa no meio das gravações do in the wake e se manda pra formar o ELP!!!! Presta atenção, um garoto tá com um puta músico e ele sabe identificar prq tb é, e sai pra se juntar com um egresso do Nice(????????) amo de paixão, mas o que seria o Nice perto do Crimson na época e o que daria o ElP dali pra frente?
    O Palmer de algumas experiências bem sucedidas mas e os 3 juntos?
    Não, ele larga tudo pra se jogar no espaço ou sabia exatamente o que fazia?
    Acredito na 2ª hipótese.

    Voltando ao KG assume os vocais o Gordon Haskell mas já tava tudo pronto pra segunda bolacha e depois vem o "roubo" mesmo da obra do Keith Tipped o Lizard um álbum lindo (não gostei muito do In the wake,mas era bom sim prq ainda tinha amarca do Lake e a poesia do Senfield; mas o Lizard tb veio pronto das mãos e do pequenino estúdio do Keith e como ele era mais simples e pobre, viu suas chances de ganhar algum prq o trabalho já era "...O som deste disco mostrou-se mais elaborado e pomposo, e mais uma vez o sucesso foi baixo.

    Imediatamente a seguir à saída do álbum, Haskell e McCulloch abandonam o grupo, deixando Fripp numa posição inviável, visto não ter vocalista, baixista ou baterista...."; ou seja saiu o Lake ele não tinhah vocalista, saiu o Gordon ele não tinha mais músicos!!!!!!!!!!

    Aí vem o Islands e o Earthbound e eles iam desfazer a banda prq o Fripp não tinha músicos afim de tocar com ele, os discos fracasso de venda e os seus xiliques fizeram a saída do único pensante(Senfield) ser apressada.

    .......
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  9. Chegamos ao embrião da fase do V2 entra o Muir a batera, Wetton baixo e vocais (não esqueçam que se conheciam de anos heim?) Brufford recém saído do Yes e o David Cross e aí nasce o Lark's tongue, considerado completamente diferente de tudo mas até bem aceito mas era o inicio de mais um fim prq o Bible nada mais foi que um disco de restos de músicas da tournê do In the wake e só duas musicas de estúdio prq ele sempre dizia que adorava a essência do Live, mentira, ele nao tinha o que fazer e nem sabia.
    Pra encurtar entra um saí outro, e entram Levin (uncle Levin como diz Gabriel) e Belew, e o fripp coloca alguém pra tocar guitarra enquanto ele ficava enxendo saco com suas experiências e divagações. Aí nasceu o ..a Perfect Pair que sempre falo que foi bom sim mas só isso e de tão bom eles se separaram de novo.
    Aqui é o ponto, o Fripp nunca conseguia dar sequência ao seu trabalho prq nunca se dava com ng foi a primeira separação sem briga mas quem sai de uma banda se não tá legal?
    E querem me convencer que ele é isso e aquilo, criador disso e daquilo, o Moody Blues já fazia o que ele inventou a tempos e os caras que ele somava faziam o resto do trabalho que traziam de suas experiÊncias e qual a função dele?
    Usar a marca, ser o dono e desfazer o que montava!!!!!!!!!!!!
    Bom de tão gênio ele começa a lançar albuns 1,2,3,4,5,6 e etc, entra Pat Mastelotto Levin grava só em estúdio e assim vai, ou vem e isso é o Krimsom, pra mim um rascunho da idéia inicial, bastando comparar com a carreira do Lake que foram ter um disco criticado ao extremo que paarecem umas bichas na praia (já brigando e de saco cheio) mas só um atrás do outro de criatividade e sucesso; O Wetton participando de tudo que aparecia e até no Renaiscense tocou, qdo postei isso aqui meteram o pau, que isso nunca aconteceu, queridos lobos que chegaram até aqui, ele era músico de aluguel e qdo a Annie foi gravar na UK ele foi contratado e pronto. Que saco de gente burra!!!!! O Levin com uma puta carreira e um dos melhores baixistas do mundo e assim por diante.
    Hoje bem hoje são

    Robert Fripp - guitarra, mellotron, piano (desde 1968)
    Adrian Belew -guitarra, vocal (desde 1981)
    Tony Levin - baixo, chapman stick, vocal de apoio (1981 - 1999, 2003 - presente)
    Pat Mastelotto - percussão (desde 1994)
    Gavin Harrison - percussão (desde 2008)

    E o que se sabe do KG ou o que eles fizeram que marcou ou sei lá o que?
    Um ocaso de si mesmo, gênio ou burro? sei lá tem mais grana que eu mas não deveria mudar de profissão?
    rsssss, tá fui severo com ele mas sou sincero e dizer que são isso ou aquilo é demais, até o Yes conseguiu muito mais com tudo que fizeram, o ElP impecável, Genesis com Gabriel, Rolling Stones etc,etc,etc
    Agora prq postei esse?
    Prq é único, prq se prestaram atenção é o In The Court ao vivo praticamente pela 4 ou 5 vez ainda, e era bom, é um marco sim na música mundial, mas durou pouco que pena.
    Enjoy!!!!!!!!!!!!
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  10. Não sei quanto ao Valvulado, mas lá pelo meio da primeira mensagem, já estava tirando o chapéu. Ao longo da segunda, só balancei a cabeça concordando, pois é o retrato do que percebi apenas com os sentidos. Depois de In The Court, não conseguiram produzir mais nada tão marcante quanto. Bom sim, mas diferente e longe do estilo do primeiro álbum. Tony Levin manda bem em qualquer situação, inclusive sozinho. Para o bem ou para o mal, Robert Fripp é o King Crimsom, o dono da marca, só que bem mais que aquele dono da bola, pé no saco que a turma aturava, apenas por ser o dono da bola, pois tem talento e bate um bolão. Minha conclusão, também pela leitura, é que a entrada de Tony Levin, ajudou a manter o King Crimson vivo.
    Abraços a todos!
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  11. Anônimo5:33 PM
    Agora vc foi longe demais......

    Classificar irresponsavelmente Robert Fripp como chato, a partir de "lendas" não confirmadas, demonstra um total desrespeito e preconceito para com uma das bandas mais influentes do cenário progressivo mundial!!!!

    João Gilberto - o criador da batida "bossa-nova" no violão - é RESPEITOSAMENTE um chato real, cheio de tiques e "frescuras" em seu show.....somente quem assistiu ao vivo sabe......Mas isto não autoriza ninguém.....e até onde eu sei, NINGUÉM ousou realizar uma crítica de seu trabalho GENIAL no cenário brasileiro e internacional!!!

    Por exemplo o tema central da música STARLESS do álbum RED, executado pelo "chato" Robert Fripp, é considerado por especialistas como um dos solos de guitarra mais emotivos e inspirados do rock!!!!

    Para mim NADA vale em comparação o número de palhetadas dadas em um MICRO-SEGUNDO pelos guitarristas de fusion que proliferam como uma praga de gafanhotos!!!! Isto sim, é chatice extremada.....eu...sou mais do time da "alma" na execução ....e não da VELOCIDADE!!! Sou muito mais John Scofield ou Marc Ribot.....

    Agora, com todo o respeito, chato no final é vc!!!!

    Como este blog é aberto e LIVRE, me dou o direito de externar minha opinião, ou então deixe este blog PRIVADO, possibilitando o acesso apenas a convidados, que estão "alinhados" com seu modo de pensar...e não a outros como eu, que procuram apenas boa música.....
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  12. Quero mais é que vc me mostre onde disse que o Red é ruim!!!!!!!!!!!!!!
    Como vc é novo por aqui pelo jeito, não sabe que muita coisa não preciso explicar, por ex que fui um dos únicos repórteres da AL a entrevistar o Wetton qdo saiu de uma de suas internações e conversamos muito sobre o KG e sou fã de carteirinha dele; Tony Levim se vc perder seu tempo e ver os posts que fiz dele saberá que simplesmente o amo e considero junto ao Stu Hamm e menor grau músicos fenomenais, Giles, Senfield gênios; mas Fripp?
    Porra não conto lendas nem invento, ou vc acha que criei tudo isso da minha cabeça?

    Dê uma fuçada no log e fique a vontade pra criticar e pode deixar um nome p nos tratarmos; só não admito baixarias ok?
    Enjoy!!!!!!!!!!
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  13. Palavras anônimas eu não discuto. Dead, PQP, você permite a entrada de um sujeito mascarado no interior de sua casa? É possível entrar mascarado em um escritório, digo normalmente, passando pela recepção? Ah, então pelamordeDeus, exclua este tipo de visitante. Seria legal discutir, discordar, trocar idéias e conhecer pontos de vista. Porra, fico fascinado com os debates entre você e Carlos The Ancient e, apagando aquele destempero, dos debates musicais entre você e Roderick. Quem acompanha, aprende muito com vocês. Agora, discordar coberto pelo anonimato, é como jogar pedra nas vidraças dos outros. Coisa de criança, para não dizer tratar-se de uma covardia. Uma grosseria para com o responsável por um Blog que disponibiliza de graça, seu próprio acervo e ainda expõe seus sentimentos e opiniões, CLARAMENTE. No mínimo, embora qualquer um possa discordar, que agradeça primeiro e, educadamente, discorde com argumentos, mas sem agredir, por favor.
    Abraços a todos, exceto para ANÔNIMOS
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  14. Aí amigo Dead;
    Robert Fripp vino por ahí por 2004 en una gira sudamericana acompañado de Vai y Satriani en el famoso G3. En esa oportunidad comenzaban el espectáculo con Fripp.
    Un desastre!
    Sentado en un rincón del gigantesco escenario acompañado apenas con su guitarra y una pedalera de más de 180 grados conectada a un tremendo rack de efectos no calentó a nadie. Hasta sus más fanáticos encontraron poco y malo lo que mostró.
    Yo esperaba un repaso de sus temas más rockeros dado que el espíritu de la Gira es roquera y Crimson tiene unos fabulosos temas muy en esa linea... nada. Apenas un tema de KC cuando tocaron los 3 al final del concierto. Siempre en penumbras, ni un foco alumbrándolo.
    Esto a diferencia de su anterior pasada por Argentina con banda propia en la que tocaron temas de toda su discografía dejándonos a todos felices.
    Me gusta mucho KC, mucho pero no todo.
    Hay discos a los que les sacaría la mitad de los temas y directamente los botaría a la basura. En los mismos discos encuentro joyas que me emocionan y que considero obras maestras.

    Eso grafíca un poco a este loco brillante que ha sabido, así como otros destacados músicos de diferentes tendencias, acompañarse por grandes músicos y sacar lo mejor de ellos, sea para beneficio propio, de la banda o de la música, depende del punto de vista.

    Respecto a los ataques "Anonimos" de la vida, es como aquel que te mandaba a cuidar gallinas, lord de lo ridículo, si no es capaz de firmar abajo, no vale mucho su opinión y su comentario no tiene ningún peso en esta cueva obscura llena de buenos amigos.

    Saludos!
    ResponderExcluir
  15. Dead, o Fripp é um chato... O Anônimo expressou sua opinião gritando e batendo na mesa...
    Dead-pidia, obrigado mais uma vez pela aula e cutuco sempre para ver o que sai...

    Um abraço respeitoso e carinhoso a todos vcs, inclusive para o Anonimo... Mas, meu, dá próxima vez paga uma cerva antes.

11 de abr. de 2013

Esthema - World Fusion Ensemble "The Hereness and Nowness of Things"

Vocês pensam mesmo que a vida de um lobo é fácil? Este post foi atualizado as 19:00 hs

De repente o correio da floresta me traz um recado menor que um post it, é sim, as vezes até vem um pouco mais com referências como este e tal mas eu que me vire,rs
Mas como neguinho sabe que se tem uma coisa que sou é curioso, é o que basta pra eu virar a net de ponta cabeça inclusive pra achar capas que nesse caso foi difícil sim.

Sempre acho todas e não posto em alguns prq num tenho saco na hora devido a net não ajudar, e aí posto só as principais mas quem acompanha a maluquice por aqui sabe que gosto de capas com qualidade pra ilustrar o post e acompanhar a leitura, como um livro mesmo eu nunca gostei daqueles de 400 paginas sem nenhuma imagem; já me desestimulava e aí descobri agora prq faço posts assim.

Cansa a vista, a cabeça e enche meu saco podendo ser a melhor leitura do mundo, e já li épicos, obras famosas mas pode crer que as que tem belas imagens gravo muito mais e curto muito mais as histórias do que só aquelas letras atrás de letras e atrás mais letras e letras,rs

Pode ser até que procurei mal, mas nem no site dos caras tem muito sobre o disco (ilustrativo) tem bastante sobre eles que já basta pra quem não conhece entender prq estão aqui.

Na minha fase mais light, achei que cabia bem após o menino maluquinho do Glenn Gould, um som mais classudo e taí, mas pera que vc vai ler o recado abaixo antes do post e me diz se não tenho razão,ré,ré,ré.

"Esthema - World Fusion Ensemble

Sem comentários. A verdadeira música discute, explica, questiona e responde por suas notas.
Forte abraço e fique firme
Ricardo,

http://www.esthema.com/video.html
O ZM as vz se supera, manda só o link,rs e o Juninho? Manda um vídeo e diz assim: "Acha aí Dead",rs mas assim é a cambada que aqui navega apesar que a Lucy me manda prontinho (qdo manda depois de muita briga e já manda 4 pra eu usar um por mês e não pedir mais); se fossem diferentes talvez eu não tivesse tanto carinho pela amizade e pelo tempo que alguém perde com este lobo maluco e nossa alcatéia.

Grato Ricardo por mais uma bela idéia para postagem e vê se num vai ficar bravo dessa vez heim?.
"Esthema “plays at a truly world-class level, with authenticity, aplomb, and exuberance” writes Barry Cleveland in the April 2010 issue of Guitar Player Magazine about Esthema’s sophomore release, the Hereness and Nowness of Things. An instrumental ensemble hailing from Boston, MA (USA), Esthema has been creating their unique sound since 2006 by fusing the sounds of Jazz/Fusion and Progressive Rock with the sounds of the traditional music of the Balkan region and the Near & Middle East. The musicians that shape the sound of Esthema bring together both Western and Eastern influences, instruments, and concepts creating a musical tapestry that transcends genres and cultures.
Esthema’s first CD, Apart From The Rest featuring Andy Milas (acoustic guitar), Onur Dilisen (violin), Tery Lemanis (bouzouki & oud), Jack Mason (bass) and Carl Sorensen (drums & percussion) released July 2007 was voted as one of the Top 25 independent recordings of 2008 at Indie-Music.com and in 2009, alongside artists like the Gipsy Kings and Arvo Pärt compositions from the CD were chosen and featured at the critically acclaimed Waterfire Providence in Providence, Rhode Island. Joel Simches from Boston’s Noise Magazine stated, “this recording is nothing less than a true celebration of a number of different styles of world beat, jazz, rock, ethnic European and Middle Eastern traditional music” and John Collinge from Progression Magazine called it “a seamless blend of Eastern and Western motifs: Ethnic scales and meters intertwine delightfully with jazz-rock drums and bass beneath jazzy improv and winding melodies.”
In 2009, Esthema released their second CD, the Hereness and Nowness of Things featuring Andy Milas (acoustic and electric guitars), Onur Dilisen (violin), Tery Lemanis (bouzouki & oud), Ignacio Long (bass) and Bruno Esrubilsky (drums & percussion). With the new release Esthema once again blurred the boundaries between Eastern and Western music. Janie Franz for Skope Magazine wrote that “these two recordings have already marked them as maestros of their instruments and as masters of world fusion like no one has ever done before” and that “Listening to their work is like hearing and feeling the heartbeat of the planet.” Lily Emeralde and Emma Dyllan of Phosphorescence Magazine call it “a world-class collaboration of the highest order” and that “once again, Esthema dazzles.”

Since the release of the Hereness and Nowness of Things, Esthema has been in the weekly Top 20 at Latch Fusion Radio alongside Fusion greats like Herbie Hancock, Return to Forever, and the Mahavishnu Orchestra, they have been nominated and have won the Top 25 of 2011 Award at Indie-Music.com and their composition “Eastern Dance” went to number 4 on the Instrumental Charts at Indie-Music.com. Compositions from the Hereness and Nowness of Things can be heard on radio programs and stations throughout the United States and Europe and on September 20, 2010 the International Association of Independent Recording Artists (“IAIRA”) certified Esthema’s “Eastern Dance” as an International Top 10.


In 2011, Esthema welcomed Cyprian born percussionist/drummer George Lernis and with the departure of Tery Lemanis (oud & bouzouki) and Ignacio Long (bass), Palestinian born cellist Naseem Alatrash and bassist Tom Martin joined Andy, Onur, Bruno, and George to complete the line-up.


Esthema is currently working on new compositions and arrangements for their next CD, Long Goodbye and performing in the Boston area."

Personnel:

Andy Milas, guitar
Onur Dilisen, violin
Tery Lemanis, oud and bouzouki
Ignacio Long, bass
Bruno Esrubilsky, drums

Guest appearances by Karim Georges on Doumbek (Colors, Eastern Dance & Change of Season) and Robyn Ryczek on Cello (Arrhythmia & Change of Season)

Tracklist:

1 Change of season
2 Eastern Dance
3 Place to Rest
4 Arrhythmia
5 Forward Motion
6 Four Colors
7 Illusion Of Truth
8 On & On

Obs: O PH como sempre atento viu que comi bola sim, foi gentil, o pass que muitos insistem em colocar nessas bagaças é =>  evrenselmuzik , creio PH e amigos que aqueles que usam senha querem dizer que os posts ou links são seus, mas estão monopolizando a música igualzinho as gravadoras, a dmca e o blogger e cia ltda.

Todos querem ser donos de uma obra de 3ºs só prq foram eles que uparam essa porra?
Puta frescura e os amigos que me perdoem prq sei que alguns fazem, não coloco senha prq não sou dono de porra nenhuma, e compartilho sem meu nome e endereço me fudendo pra que me identifiquem, prq podem sem isso mesmo, é que a obra é que deve ser enaltecida e não quem copia e cola que é exatamente o que todos os blogs fazem.

Com execção de obras em que o autor do blog participou, como eu que participei da formação de alguns grupos, das gravações de alguns álbuns e da composição de trilhas, jingles e músicas; eu sim poderia colocar um carimbo em cima de uma obra minha e praticamente ng sabe qual é e onde e qdo postei.

Tá aí uma discussão boa pra quem navega em vários blogs começar a discutir, o que eles querem?
Fama?
Por postar uma obra alheia e só ter o trabalho de copiar e colar?
ou achar, baixar, subir, procurar capas (isso alguns prq tem gente que mal bota uma capinha) e escrever algo sobre a obra que existe nos sites dos caras, dos artistas prq mal conhecem quem é quem?

PH, vc me fez desabafar e me desculpem, mas só quem participou de alguma dessas obras teria o direito de se valorizar de alguma forma, o resto são todos iguais e só repetem o que já tá postado e se eu ou qqr um quiser, basta ir fundo nos posts que acha que veio de outro lugar antes desses que colocam senhas malditas.

Quem conhece de linguagem cibernética sabe que é bico fazer isso; mas que seja, o Ricardo trouxe o link desse blog então que seja, não vou subir só pra ter outro link por aí, pra que?

O ZM ripa os discos que compra, manda imagens e se quiser até a nota, talvez seja isso que precisemos fazer daqui pra frente.
PASSWORD  evrenselmuzik..........tá bom assim?

Enjoy!!!!!!!!!!!

Mais uma obs: Essa foi do próprio Ricardo e segue na íntegra como me enviou.

Fala Dead!

Sua postagem, para variar, está excelente!
Testei o link e vi que pede senha. Tentei descobrir, mas não consegui, pois acho que foi removido de onde encontrei.
De qualquer forma, tenho o meu aqui e sem senha.
Segue um link que criei pelo skydrive.
Você conseguiu resolver?
Qualquer coisa, é só avisar!


Obs: É uma repostagem e o link agora está no send e fácil de baixar, vale a pena aproveitar prq se ficar sem movimento cai de novo e os outros posto depois.

Publicado em 06/10/12 originalmente

Um abraço

8 de abr. de 2013

"Friday Night in San Francisco live" al Di Meola john McLaughlin paco de Lucía (10/08/81)

Primeiro trabalho deste trio magistral, "Friday Night In San Francisco" é um álbum gravado ao vivo. A pergunta inicial seria como três músicos de orientações tão antagônicas poderiam gerar algo excepcionalmente bom, como é o resultado por aqui. A mesclagem dos estilos não só se mostra compatível no disco como também complementar.

O disco traz um jovem Al Di Meola, já com certa fama por seu trabalho com Chick Corea no grande grupo de Fusion "Return To Forever"; o virtuoso e já consagrado John McLaughlin por suas participações com Miles Davis e seu próprio grupo, Mahavishnu Orchestra e introduz o mestre do Flamenco, Paco De Lucia aos amantes do Jazz.

Em conjunto, o resultado traz abusados solos acústicos e os três excepcionais artistas pintando, experimentando e deliciando-se entre as mais variadas cores do Jazz, Flamenco e até com alguns tons de Blues.

"Friday Night In San Francisco" é um trabalho acústico, o que poderia criar algumas dificuldades para guitarristas elétricos, como é o caso de McLaughlin e Al Di Meola. No entanto, ambos contornam esse problema muito bem, até o transformando em uma qualidade.

Analisar cada faixa do disco profundamente é uma tarefa árdua, o único jeito de se entender é mesmo ouvindo-o, portanto, deixo os com direito a uma análise bastante superficial.

O álbum abre com "Mediterranean Sundance/Rio Ancho", uma dádiva aos amantes de Flamenco. São 12 minutos de solos de violão na mais pura forma do estilo, alternando melodias e temas. "Short Tales Of Black Forest" traz a navegação do grupo em todos os estilos que se propõe a apresentar, incluindo o Jazz, o Flamenco e o Blues, com direito até a um revival do tema principal de "A Pantera Cor-de-Rosa" e marcado pelo improviso do trio em cima deste.

"Frevo Rasgado" é exatamente o que o nome evidencia: Um frevo acelerado e pegado, novamente marcado pelas improvisações e ótimos solos de violão acústico.

"Fantasia Suite" progride na mesma fórmula das outras, trazendo tons de Flamenco e de Jazz e muitas alternações rítmicas que enriquecem a composição.

O álbum fecha com "Guardian Angel", a única música com menos de 8 minutos no disco, mas não menos merecedora de destaque que as outras, explorando novamente e encontrando o Jazz dentro do Flamenco.

Os ouvidos agradecem.

por Caio Bucaretchi
"Friday Night in San Francisco" is the most incredible acoustic guitar release ever by anybody.

Jazz/Rock/Fusion founding fathers John Mclaughlin and Al Dimeola team up with flamenco guitar master Paco De Lucia and the results are breathtaking.

The disc starts with three songs(one of each possible pairing), then a live song with all three joining forces, and finally there is a studio song with all three.

"Mediterranean Sundance/Rio Ancho" teams Dimeola with Delucia.

The two of them display unbelievable virtuosity and the exchanges between them during the solo section are unreal.

Audience members can be heard vocalizing their disbelief throughout this song and the others.

This song, as well as all of the others, isn't only about their ability to solo.

Try to play,nevertheless write, the chord changes/rhythms that these two created.

It is equally as dificult a task as their leads.

"Short Tales .." is a teaming of Dimeola and Mclaughlin.

The two pick up from where the first song left off.

However, in addition to being an excellent version of the Corea compostion the two have some fun.
"The Pink Panther" theme as well as a bit of bluesy improv are included in the spontanaiety.

"Frevo Resgado" has John and Paco adding their own madness to the mix.

The last live song "Fantasia Suite" finds all three members on stage and is one of the most incredible things that you will ever hear in your life.

"Guardian Angel" is a studio recording that gives the listener a sneak peak at "Passion,Grace and Fire" which was recorded after the live tour.

"Friday Night in San Francisco" is a landmark recording.

All three guitarists display their ability to compose, play and do so impressively.
Músicos

Al Di Meola - violão

John McLaughlin - violão

Paco de Lucía - violão


Lado um

1."Mediterranean Sundance/Rio Ancho" – 11:25 Paco de Lucía; Al Di Meola

2."Short Tales of the Black Forest" (Chick Corea) – 8:39 John McLaughlin; Al Di Meola

Lado dois

1."Frevo Rasgado" (Egberto Gismonti) – 7:50 Paco de Lucía; John McLaughlin

2."Fantasia Suite" (Al Di Meola) – 8:41 Paco de Lucía, John McLaughlin; Al Di Meola

3."Guardian Angel" (gravação em estúdio) (John McLaughlin) – 4:00 Paco de Lucía, John McLaughlin; Al Di Meola

Enjoy!!!!!!!!!!!! (tested ok)

4 de abr. de 2013

Mario Biondi and The Unexpected Glimpses "Due"

Deve ser do conhecimentos dos assíduos frequentadores dessa alcatéia a paixão que este lobo que vos dedilha tem pela Itália e por sua música.

Claro que existem obras de artes, pinturas, esculturas e construções famosíssimas, mas meu sangue borbulha como se fervesse ao ouvir uma música de qualidade e qdo falo de qualidade não quero dizer mais ou menos, aliás me perdoem prq posso ter errado ao tentar acertar mas não posto nada que não tenha qualidade, prefiro ficar sem fazer do que fazer qqr coisa.

Qdo numa de minhas viagens astrais conheci o Mario foi uma puta de uma surpresa, prq não sabia de sua existência mesmo!!!!!!!!

Como pode?

Justo eu que fuço mais que catador de papelão e sem demérito nenhum pra eles prq são eles que reciclam a sujeira que os humanos fazem, que tem o serviço mais sujo, quem suja ou quem limpa?
Mas de quem era aquela voz que parecia a do Mestre da música negra Barry White mas com um padrão bem distinto, meia rouca, forte qdo preciso e doce e suave tb conforme a necessidade?

Não, eu precisava conhecê-lo e com isso mexi meus contatos de alcatéia em alcatéia e claro que descobri os detalhes de sua vida, de onde era e que sua estrada era quase tão longa qto minha existência; seria ele um lobo errante?

De qual matilha derivava esse cara?

Qtas dúvidas....e acabei postando um show dele lindíssimo (tá eu sei que sou modesto mas faz parte da minha natureza ué!!!) que roda por dentro da nossa alcatéia e teve uma puta aceitação e ainda tem, mas garanto que não é um som pra moleque headbanger, é um som pra caras mais afim de uma bossa nova modernizada como se intitula sua característica.

Não sei não, esses americanos são um saco pra enquadrar alguém e botar numa prateleira, prq o som do cara é R'B, Black Music, Soul, Funk, romântica principalmente e até bossa nova com uma qualidade invejável de sopros e teclados principalmente mas sem esquecer o swing bem gostoso das ilhas italianas.
Pra quem não conhece, existem ritmos específicos no caribe, e tb nas costas da itália e esses ritmos que se propagam acabam se incorporando a música mundial e se miscigenando e se vc não prestar atenção deixa passar um Mário Biondi por uma rádio fm de lá e de cá e só acompanha com a mente e com o corpo e qdo acaba vc nem percebeu pra pegar o nome.

Mas aqui observadores como o ZeeMe (até hoje não entendo o ZeeMe escreve nos comentários, me é simpático, mas se afastou de mim, tenho saudades é um grande amigo e exímio conhecedor de música) não param e pra provocar esse lobo estepario, me enviou há tempos esse trabalho que infelizmente havia perdido com os outros 2 tbs.

Só que pra minha surpresa e alegria o link tava vivo num email e aí não deu outra, tome Mario Biondi um dos maiores cantantes da atualidade num trabalho raro e único prq ele costuma só fazer só, e aqui pelo próprio nome convidou quem achou que ficaria bem em cada canção e nesse instante ouço a participação de Hane Boel e sua dupla com o Mário faz a música soar diferente, quente, apaixonada e deliciosa de se ouvir.

Repito, não torrem o saco amantes do rock pauleira, alguns podem até dizer que é som de coroa, uma porra!!!!!!!!!

É um puta som, com arranjos maravilhosos e uma sonoridade absurdamente gostosa e quente.

Lindo, simplesmente lindo se fosse classificar este álbum duplo com barulhinho de agulha no disco afinal ele é cópia de lp mesmo.
Artist: Mario Biondi & The Unexpected Glimpses
Title Of Album: Due
Year Of Release: 2011
Label: Tattica / Handful of Music
Genre: Jazz, Bossa Nova, Soul Jazz
Country: Italy
Quality: mp3
Bitrate: CBR 320 Kbps
Total Time: 01:26:06 (2 CD)
Total Size: 200.65 Mb (mp3 + Booklet)
Mario Biondi in occasione dello scambio di cortesie avuto con il collega cantautore Morgan, ha pubblicato pochi giorni fa un doppio album di inediti dal titolo Due.

L'album include una serie di interessanti duetti con diversi nomi ancora poco conosciuti del panorama musicale internazionale.

L'esigenza dell'artista catanese - della quale questo doppio album il frutto - proprio quella di accogliere le numerose richieste di collaborazione che in questi ultimi anni gli sono pervenute, trasformandole in grandi occasioni per tutti quei talenti che fino ad oggi sono rimasti ingiustamente nell'ombra.
Hanno duettato con Mario Biondi: Jeff Cascaro in una cover di Irvin Berlin, "Blue Skies"; il giovane Walter Ricci che interpreta "The door is still open to my heart", brano dei The Cardinals; Stevie Biondi, fratellino minore solo d'anagrafe che debutta in "More than you could ever know"; Giordano Gambogi, che anche co-autore con Biondi dell'inedito "Dreaming"; Alain Clark che lo accompagna in "All you have to do"; Andrea Satomi Bertorelli che duetta con lui in "What's happening brother" di Marvin Gaye; l'israeliano Sagi Rei, che scrive e duetta nell'inedito "Won't you come back" e il cantautore, Fabrizio Casalino, comico e imitatore di Biondi, in "Finale in dissolvenza".
Le voci femminili, autografo di un grande disco, quasi predestinato sono quelle dell'artista americana Wendy Lewis in "Life is Everything"; Samantha Iorio che duetta con Biondi nella cover del brano di Deniece Williams, "Free"; Chiara Civello che interpreta l'inedito "All I really want"; Vahimiti che duetta con Mario in "Do you want me to stay" e la pop star danese Hanne Boel in "Funny how time slips away" di Al Green
English Review

Mario Biondi on a hunt for new talent introduces the "talent album: a unique project from the beloved artist who gives space in his new album for other artists, most of them just emerging.

"Due" is a double cd of 20 songs (13 of them unreleased until now) featuring collaborations between the catanese crooner and twenty artists of the finest new jazz and talent from Italy and the world.

Artists include Vahimiti, Denise Williams, Luca Florian, Samantha Iorio, Jeff Cascaro, Walter Ricci, Andrea Bertorelli, Sagi Rei, Fabrizio Casalino, Chiara Civello, Hana Boel etc.

One of Biondi's best ever efforts and another candidate for Album of the Year for Twisted Jazz.
Italian jazz-soul vocalist Mario Biondi was born of artistic stock in the Sicilian city of Catania.

His great grandfather was a respected painter, his grandmother a singer, and his father a popular songwriter.

Biondi sang throughout his childhood, first performing in public at age 12 in church, and soon singing in public squares before hundreds of people.

From there he competed in the Festival della Canzone Siciliana, taking third place.

Biondi's musical pursuits earned him the opportunity to perform...
Italian jazz-soul vocalist Mario Biondi was born of artistic stock in the Sicilian city of Catania.

His great grandfather was a respected painter, his grandmother a singer, and his father a popular songwriter.

Biondi sang throughout his childhood, first performing in public at age 12 in church, and soon singing in public squares before hundreds of people.
From there he competed in the Festival della Canzone Siciliana, taking third place.

Biondi's musical pursuits earned him the opportunity to perform alongside such Italian vocal greats as Califano, Bongusto, and Fiorello, as well as American legend Ray Charles.

As word of his talent and skill got out, Biondi found himself collaborating with groups like the Change, Mario Brothers, and Funky Company on recordings and tours.
Given his powerful and unique voice, it was not long before Biondi was encouraged to pursue a solo career.

Featuring material inspired by American R&B artists like Lou Rawls, Luther Vandross, and Donny Hathaway, Biondi's debut record was released in 2006 on the boutique label Family Affair.

Handful of Soul featured the single "This Is What You Are," which went immediately into heavy rotation throughout Italy and the U.K. A year later Biondi performed the song at the important Sanremo Festival in Italy, bolstering the record's popularity and helping to push it into Billboard's European Top 100 chart.

~ Evan C. Gutierrez, Rovi
CD1:

01. Blue Skies (feat. Jeff Cascaro) [02:50]
02. Won't You Come Back (feat. Sagi Rei) [03:37]
03. Life Is Everything (feat. Wendy Lewis) [04:19]
04. In The Sun (feat. Luca Florian) [04:06]
05. My Girl [03:09]
06. The Door Is Still Open To My Heart (feat. Walter Ricci) [04:19]
07. What's Happening Brother (feat. Andrea "Satomi" Bertorelli) [04:10]
08. Free (feat. Samantha Iorio) [05:30]
09. Dreaming (feat. Giordano Gambogi) [04:07]
10. Funny How Time Slips Away (feat. Hanne Boel) [03:54]

CD2:

01. Mother Earth (feat. Lorenzo Tucci) [06:31]
02. All I Really Want (feat. Chiara Civello) [03:15]
03. Do You Want Me To Stay (feat. Vahimiti) [04:56]
04. All You Have To Do (feat. Alain Clark) [03:20]
05. More Than You Could Ever Know (feat. Stevie Biondi) [04:49]
06. Where Are You (feat. Daniele Scannapieco) [05:23]
07. Lullaby (feat. Daniele Perrino) [05:21]
08. Everytime I Think Of You (feat. Cristiana Polegri) [04:42]
09. Under That Sky (feat. Luisiana Lorusso & Claudio Filippini) [04:02]
10. Finale In Dissolvenza (feat. Fabrizio Casalino) [03:46]
 
Sabe Zm, vc fez uma obs nos comentários muito pertinente e bem ao meu estilo, e esperava quem se habilitaria a comentar algo além da crítica do dito cujo, e qual não foi minha surpresa de que ng se manifestou.
Um dos melhores discos que já ouvi da Itália, e principalmente em duetos com outros músicos desconhecidos do grande público, um trabalho de peito e só um músico no nível do Mário pra encarar.
Segue abaixo uma discrição da simples palavra e o significado dela que ele simplesmente colocou aqui como se fossemos todos ignorantes e ainda bem que eles continuem pensando assim prq depois passam vergonha como agora. Grato pelo gancho que me deu pra responder não a altura do crítico mas pra nossos amigos e frequentadores.
 
 Pequena digressão: a designação Muzak tem origem no nome de uma companhia norte-americana com o mesmo nome fundada em 1934 que se dedicava à produção e distribuição de música a lojas e outras empresas. Ao longo dos anos, o termo foi ganhando o significado genérico e de conotação pejorativa relativa a todas as músicas instrumentais de fundo, repetitivas, banais ou derivativas. Pelo que a Wikipedia informa, desde os anos 90 que a Muzak Holdings, LLC já não se dedica a tão infame negócio, mas o que é facto é que a fama ficou. Mas ao que parece, a distribuição de música original também já não é um bom negócio: correm rumores de que a empresa está a negociar uma fusão com a rival DMX Inc. Um exemplo clássico de Muzak são as mil e uma versões insípidas de Garota de Ipanema que “assassinam” e roubam a alma da melodia intemporal dos mestres Tom Jobim e Vinicius de Morais.

Enjoy!!!!!!!!!!!!